Guida definitiva per capire le etichette della lavatrice

Sicuri di saper come lavare un capo? I segni delle etichette, veri e propri geroglifici delle massaie, per essere capiti richiedono, come minimo, una laurea. O un corso specializzato. Questo

Avere la lavatrice non basta. Bisogna anche saperla usare. A parte i diversi tipi di programmi, i tempi necessari, la necessità o meno del prelavaggio, il primo vero ostacolo per le persone inesperte si trova in una striscia di tessuto sintetico a volte illeggibile: i segni delle etichette.

Cosa significano? Per capirlo, ci vuole un manuale. Sono schematiche, non intuitive, non somigliano agli oggetti cui si riferiscono, prevedono punti, linee e numeri. Chi le conosce è fortunato. Altrimenti, può sempre leggerle qui. Si comincia da questo.

È il simbolo della lavatrice, e indica un lavaggio “normale”. L’acqua più calda possibile, sia con detergente che con sapone. Come è ovvio, se c’è la manina, vuol dire che occorre lavare a mano. Quando il simbolo è barrato, il capo non può essere lavato in lavatrice, ma solo a secco.

All’interno del disegnino ci possono essere numeri e punti. Il numero si riferisce alla temperatura oltre la quale non si deve lavare. Se c’è 40, vuol dire che il massimo consentito è un lavaggio a 40 gradi. Oltre, rischia di danneggiarsi.

I punti, invece, possono accompagnare o sostituire i numeri. Indicano la stessa cosa: un punto, vuole dire “temperatura ridotta”. Due punti, “temperatura media”. Tre punti (lo avrete capito) sono “temperatura alta”.

Non bastasse tutto questo, ci sono anche le linee: indicano la necessità di un trattamento più delicato. Più numerose sono le linee, maggiore è la delicatezza necessaria.

E per la candeggina, che si fa?

Si guarda al triangolo. Se è libero, vuol dire che si può andare di candeggina. Se è striato, cioè se ci sono due linee al suo interno, che è necessario utilizzare un particolare tipo di candeggina, più delicata. Se è barrato, be’, si capisce: niente candeggio.

A volte compare un simbolo misterioso: un quadrato con inscritto un cerchio. È l’asciugatrice. Non sempre si può usare con tutti i capi. Se compaiono quadrato + cerchio, si può asciugare in piena tranquillità. Se c’è un punto, asciugare con temperatura ridotta. Se i punti sono due, a temperatura media. Se sono tre…lo avete capito. Se è barrato? Niente asciugatrice. E se il cerchio è tutto nero, allora va asciugato senza calore.

Non solo: se appare un quadrato con una curva interna nel lato superiore, allora il capo va appeso ad asciugare. Se invece è un quadrato con tre linee verticali inscritte al suo interno, vuol dire che va appeso senza però tirarlo con le mani per renderlo più dritto. Se la linea è una sola, e orizzontale, va lasciato in orizzontale per asciugare. E se ci sono tre piccole linee in alto a sinistra, vuol dire che va asciugato all’ombra.

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