Parigi cambia: nel 2024 si potrà fare il bagno nella Senna

Fa parte del piano dell’amministrazione cittadina di riqualificare la città in vista delle Olimpiadi (se le vince): tutto più verde e pulito. Bella idea, peccato l’abbiano già avuta nel 1988 e non se ne è mai fatto nulla

Tra otto anni si potrà fare il bagno nella Senna. Senza rischio di prendersi strane malattie, di rimanere contaminati, di sporcarsi. È uno degli impegni che si è assunta l’amministrazione della città, guidata da Anne Hidalgo: il fiume di Parigi, al termine delle Olimpiadi del 2024, sarà così pulito da essere un’ottima scelta per farsi un tuffo.

La dichiarazione, rilasciata durante un’intervista nel programma radio 7/9 di Patrick Cohen su France Inter, ha preso tutti di sorpresa. La Senna (che, come è scritto qui, non è davvero il fiume che attraversa Parigi, ma visto che tutti continuano a sostenerlo ci si adegua per chiarezza all’opinione comune) non è proprio una piscina incontaminata. Eppure, per illustrare i benefici che i Giochi porteranno a Parigi, ha spiegato la Hidalgo, “ho messo tra gli obiettivi anch la possibilità di fare il bagno nella Senna”. Proprio nel senso che “dopo il 2024 ci si potrà tuffare a piacimento”.

Quelli di Parigi (se li vincerà) saranno, allora, dei giochi “sobri, non costosi e attenti al verde”. E comprenderanno lavori di riqualificazione green. La Senna ne farà parte, e non è una novità. “Già all’inizio del secolo – spiega – c’erano state nel fiume gare di nuoto e di triathlon”. Un ritorno alla tradizione dopo decenni di inquinamento pesante.

A essere precisi, però, anche la promessa di rendere la Senna un fiume adatto ai nuotatori non è una novità. Nel 1988 Jacques Chirac, che allora era sindaco di Parigi, aveva preso un impegno simile. Con tanto di sfida: fare lui, in persona, un bagno nella Senna. Si è visto poi come è andata. Il fiume è rimasto sporco e Chirac, be’, non si è mai tuffato (nel frattempo però è riuscito a diventare presidente e a godersi la vita).

Anche la Hidalgo allora (incalzata dal conduttore della trasmissione) ha preso lo stesso impegno. “Sì, mi tufferò”, ha detto. Non saprà bene in quale condizione sarà, quale ruolo politico rivestirà, in quale circostanza della vita si troverà tra otto anni. “Ma in ogni caso mi butterò nella Senna. E nuoterò”. Molto bene: si vedrà. Nel frattempo, ci si è fatti un nodo al fazzoletto.

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