Altro che “apostrofo rosa”: ecco a cosa serve davvero un bacio

In occasione della Giornata Mondiale del Bacio, una celebrazione del gesto più bello e significativo che si scambiano gli esseri umani. Fa bene al cuore ma anche alla salute. E gli italiani, dicono, sono anche bravissimi

C’è quello sulle labbra, sulla fronte, sulla guancia, sul mento, sul collo e poi quello alla francese, a stampo e sul naso. Tanti gesti, tanti significati tutti racchiusi nella Giornata Mondiale del Bacio del 6 luglio.

Nata in Gran Bretagna nel 1990, questa giornata vuole celebrare l’importanza di un gesto capace di racchiude in sé un’infinità di significati e di emozioni. O se non infiniti, di sicuro tantissimi.

Secondo un sondaggio sull’importanza del bacio su 5.000 ​psicologi iscritti a StarOfService che svolgono, o hanno svolto almeno una volta consulenze matrimoniali e di coppia, quasi l’80% degli intervistati ha dichiarato di aver ricordato ai propri pazienti come il bacio sia benefico per la salute della coppia e del singolo. I restanti professionisti non ritengono il bacio fondamentale o non si sono mai interrogati al riguardo. Come è possibile? Eppure il bacio è importante:

I BENEFICI DEL BACIO

Tutti gli studi scientifici condotti sull’argomento sono concordi: baciare fa bene, anzi benissimo. ● Aumenta le difese immunitarie e previene le carie: con un bacio ci si scambia fino a 278 diversi batteri, il 95% dei quali assolutamente innocui. In più, migliora la resistenza agli allergeni esterni. ● È un ottimo antirughe. Ogni bacio attiva 29 diversi muscoli facciali, li allena e li distente. ● Riduce la pressione arteriosa: durante il bacio aumenta il battito cardiaco e si dilatano i vasi favorendo la riduce della pressione ● Svolge un’azione lenitiva sul mal di testa e sui dolori mestruali ● Migliora l’autostima: dare e ricevere baci ci fa sentire accuditi e amati ● Riduce lo stress e favorisce il benessere generale grazie alla produzione della dopamina (ormone della felicità)

GLI ITALIANI E IL BACIO

Nel 2012 l’Associazione della psicologa Serenella Salomoni, ‘Donne e qualità della vita’ è andata a chiedere a 3000 turiste tra i 25 e i 45 anni le loro opinioni sui baciatori mondiali. Il 28% delle intervistate non ha avuto alcun dubbio: gli italiani sono i migliori baciatori del mondo grazie alla loro passione, al romanticismo e all’attenta igiene orale.

Nel 2016, tuttavia, lo studio condotto dalla Baci Perugina ci rivela un dato molto diverso: su un campione di 4.000 uomini e donne tra i 18 e i 65 anni la maggior parte ha dichiarato di non avere tempo per le coccole e i baci. Il motivo? Il lavoro (39%) seguito dai social network (26%) che ci hanno strappato alla nostra quotidianità affettiva.Eppure, chi bacia il proprio partner prima di andare a dormire vive, in media, cinque anni in più di chi non lo fa e, il 68% delle donne ha dichiarato che ricevere un bacio dopo la lunga giornata di lavoro le aiuterebbe a sentirsi meno stressate e nervose.

Le giornate mondiali sono state istituite anche per questo: farci riflettere su argomenti che a prima vista possono sembrare banali.

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