L’epoca delle macchine sta arrivando. L’automazione porterà via tutti i lavori a basso valore aggiunto. Gli uffici si svuoteranno. Gli impiegati saranno disoccupati. I costi diminuiranno e la distanza tra ricchi e poveri diventerà ancora più grande. A quel punto perfino il tedioso lavoro d’ufficio diventerà un bel ricordo, una nostalgia da rivivere con tenerezza. E, volendo, anche in rete.
È il progetto di “It is as you were doing work”, creato da Pippin Barr. Riproduce il mondo dei computer 1.0. Ci sono cartelle da aprire, file da scrivere, mail da compilare. È molto semplice: basta muovere il mouse e digitare sulla scrivania, il resto verrà fatto in modo automatico. Provatelo. Non fosse per il design molto antiquato, chiunque, da fuori penserebbe che stiate davvero lavorando: non vi disturberà e non vi considererà stakanovisti indefessi (che poi è anche un buon modo per tenere lontano, fino a quando si può, il fantasma di una macchina-che-ruba-il-lavoro).
Come spiega il suo creatore, l’idea nasce dall’immaginare una commedia in un futuro distante (ma non tanto) in cui i disoccupati, presi dalla nostalgia di un periodo in cui il lavoro dava senso alla loro esistenza (e non l’ozio) cercano di riprodurlo nelle sue forme estetiche: digitazioni e click del mouse. Il potere del futuro, in modo condiscendente, glielo concederà: