Inglese, ecco perché non imparerete mai bene i phrasal verb

Una delle parti più difficili, un insieme misto in cui è impossibile fare chiarezza, un minestrone in cui ogni categoria grammaticale vacilla. È un caos, ma va studiato

Non esiste scoglio più grande dei phrasal verb. Nessuno, se si vuole essere onesti, può dire di parlare bene inglese se non sa utilizzarli con maestria. O meglio, se non sa utilizzarli e basta. Il confine è solo questo. Tutto il resto è fatica, stento e balbettìo.

Sono difficili da imparare perché, come molte cose in inglese, sono spiegati male. E sono spiegati male perché nemmeno gli inglesi sono in grado di classificarli con chiarezza.

Una prima definizione, la più ampia possibile, sostiene che i verbi siano phrasal quando il significato della combinazione di parole non può essere capito partendo soltanto dal significato delle singole parole che la compongono. Spiegazione: il significato di hang out (passare il tempo) non c’entra nulla né con hang (appendere) né con out (fuori). Ma se vengono uniti, cioè se diventano hang out, ecco nascere una nuova espressione.

Eppure un caso come think over (rifletterci sopra) è già una eccezione: il significato non si discosta molto da think (pensare), e over serve a completare il senso, a definire meglio l’azione. Il pensiero diventa prolungato, intenso e ponderato. Allo stesso modo, anche drink up vuol dire “bere fino in fondo”, “bere tutto”. Ma, anche qui, tra un semplice drink e un phrasal drink up, pur cambiando la sfumatura, non muta la sostanza.

E allora? Qual è la definizione giusta? Non c’è. Ma non solo: la situazione peggiora se si considera che, almeno secondo le grammatiche inglesi, si devono distinguere ben tre tipi di phrasal verb. Ci sono quelli che uniscono il verbo alla preposizione (verb + preposition), quelli che attaccano il verbo alla particella (verb + particle), e quelli che li uniscono tutti e tre: verbo, particella e preposizione (verb + particle + preposition).

Il primo caso può essere esemplificato con Sam passes for a linguist (“Sam passa per linguista”). Qui pass (passare) viene unito alla preposizione for e significa “essere preso per, considerato come” [tra l’altro, la stessa frase funziona anche in italiano]. Sono particolari perché possono essere transitive, perché il verbo e la preposizione non sono separabili e perché il complemento segue sempre il verbo. Tutto chiaro, per adesso.

Il secondo caso funziona con You should think it over (“Dovresti rifletterci sopra”). Può essere sia transitivo che intransitivo. E se è transitivo, il verbo e la particella possono (come in questo caso) essere separati: think – it – over. Eppure una domanda sorge: ma over non è una preposizione? In teoria sì. Ma a volte no. Come si fa a sapere quando over è una preposizione e quando è una particella? Ecco il problema: non si sa. In più, non si sa bene nemmeno cosa sia una particella. Secondo il Concise Oxford Companion to the English Language, una particella è “una parola che non cambia forma e che non si inserisce bene in nessuna categoria delle parti del discorso stabilita”. Cioè una parola anarchica. In questo minestrone ci possono essere up e out (ma solo quelli dei phrasal verb) o una “particella infinitiva” come to, e quella “negativa” come not. E non mancano né dolet, che in teoria sarebbero anche dei verbi, e interiezioni come Oh e well. C’è anche so, ma soltanto quello di so far.

È un disastro, insomma. E non si sono nemmeno considerati i phrasal verb composti da preposizione e particella, come put up with (smettere) look forward to (non vedere l’ora di) o sit in on (partecipare ma solo come osservatore).

In aggiunta, ci sono anche problemi di definizione. Secondo alcuni, una frase come to walk across the road contiene un phrasal verb (walk across, cioè “attraversare”), secondo altri no, perché le due parole non formano una combinazione. “Cammina” e “attraverso” svolgono una funzione individuale. Chi ha ragione?

E ancora: quando un phrasal verb composto da verbo + particella (qualsiasi cosa sia) è transitivo, è alto il rischio che venga confuso con un phrasal verb composto da verbo + preposizione (ma va?). Un caso come bank on, messo in confronto con take on, può essere illuminante. Si può dire You can bank on Sam (“Puoi fare affidamento a Sam”), ma non si può dire *You can bank him on. Al contrario, si può dire You can take on Sam (“Puoi sfidare Sam”), ma si può anche dire You can take him on. Nel primo caso è una particella (qualsiasi cosa sia), nel secondo una preposizione. Il motivo, però, non è chiaro a nessuno.

Insomma, alla fine i phrasal verb vanno conosciuti (ovvio), ma non è (ancora) stato inventato un sistema per impararli in modo facile. L’unico è impararli a memoria, uno per uno. Poi, se si vuole capire se sono composti con una preposizione o con una particella, tanti auguri.

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