Durante l’annuale conferenza di Sintra, lo scorso 27 giugno, il presidente della Bce Mario Draghi si è detto contento dello stato della ripresa dell’Eurozona e del progredire delle riforme. Il discorso e la successiva pubblicazione delle minute della riunione del Consiglio della Bce sono stati visti come primi segnali che suggeriscono un prossimo inizio del “tapering”, la chiusura dei rubinetti che arriva dopo segnali affini da parte di altre principali banche centrali.
I segnali arrivati dalla banca centrale hanno determinato un’impennata dei tassi sovrani in tutti i paesi dell’area Euro. Il trend è iniziato in seguito al discorso di Sintra ed è continuato in maniera più decisa dopo la pubblicazione delle minute. L’ondata di vendite sui bond sovrani europei si inserisce in un contesto nel quale la moneta unica si è rafforzata con decisione nei confronti del dollaro. Il rally dell’Euro ai danni della valuta statunitense (+7% nel secondo trimestre) è però iniziato ben prima delle mosse di Draghi ed è quindi solo parzialmente collegato alle decisioni politiche delle banche centrali.
Il prezzo di Euro e Dollaro sarà sicuramente uno dei temi centrali della seconda metà del 2017. Il nuovo posizionamento, è probabilmente sintomo del rinnovato clima di fiducia all’interno dell’Eurozona.
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Il prezzo di euro e dollaro sarà sicuramente uno dei temi centrali della seconda metà del 2017. Oltre alle mosse delle banche centrali anche la capacità di Trump di mettere in atto il suo ambizioso programma elettorale e la consistenza delle riforme e della dinamica dell’inflazione all’interno dell’Eurozona avranno un peso importante nel determinare il cambio tra le due divise