Mancanza di energia, di acqua, di cibo; sovrappopolazione, povertà, terrorismo, guerre, malattie; minacce all’ambiente, ai sistemi scolastici, alle democrazie. Problemi irrisolvibili? Troppo globali e interconnessi per immaginare di poter intervenire e fare qualcosa? Eppure, per provare a risolverli, ci stiamo dotando di alcuni strumenti dall’incredibile potenziale. Era oramai il maggio del 2014 quando trascorsi due settimane nella Silicon Valley, dove vado oramai regolarmente ogni 18 mesi circa. La prima settimana la passai visitando i colossi della zona tra San Francisco e la Valley, durante la seconda rimasi immerso in quel caleidoscopio di visioni cambia-mondo che era, e tuttora è, la Singularity University (SU).
Ubicata in uno dei Research Camp della NASA in California, la missione di SU è educare, ispirare e dare forza ai leader del domani per applicare le nuove tecnologie e vincere le grandi sfide dell’Umanità. E mai smetterò di ringraziare la mia azienda che mi permise siffatta esperienza. Da lì tornai ancor più convinto di un pensiero che da allora non mi ha più abbandonato: a dispetto delle piaghe che affliggono il pianeta, questo è in assoluto il momento migliore di tutta la storia della nostra specie per essere vivi. Mai come adesso i cambiamenti epocali sono a portata di mano. Ray Kurzweil, artefice della Singularity University, nel suo libro ‘La singolarità è vicina’ scrive: «Il ritmo del cambiamento accelera. L’evoluzione della scienza e della tecnologia non è un processo lineare, ma esponenziale: la sua stessa accelerazione tende ad aumentare. E la crescita esponenziale è così esplosiva che a un certo punto procede tanto veloce da provocare un salto qualitativo. Tre aree, in particolare, la stanno preparando: l’ingegneria genetica, la nano-tecnologia, l’intelligenza artificiale forte; e l’evoluzione di ciascuna favorisce e accelera l’evoluzione delle altre. Quale sarà il risultato? Un formidabile potenziamento degli esseri umani, che grazie a queste tecnologie saranno in grado di superare la loro biologicità».
Nel mio libro ‘Il tempo dei Nuovi Eroi’, recentemente edito da Mondadori, racconto come secondo me assisteremo presto a un grande processo di democratizzazione che imporrà un nuovo assetto mentale, impensabile per la maggior parte di noi. Molti settori conosceranno una deregolamentazione senza precedenti. Si stima che attorno al 2020 oltre 5 miliardi di persone e 50 miliardi di device saranno interconnessi. In medicina ogni anno si generano già oggi più informazioni di quelle prodotte in tutta la storia dell’umanità e con 1000 dollari si può conoscere il proprio DNA. Presto potremo valutare 10 mila indicatori con un semplice esame del sangue, diagnosticare malattie fin dall’infanzia, stampare in 3D qualunque cosa, dal cibo agli organi, o guardarci allo specchio e vedere la simulazione dell’effetto di una malattia o di una cattiva abitudine alimentare. La lista delle meraviglie è lunga e sorprendente al punto che dal giorno dell’uscita del mio libro – era il settembre 2016 – lo scenario sarà già stato ripetutamente stravolto. Questo è il momento perfetto per riprenderci la nostra vita …pensai atterrando a Milano di rientro da San Francisco.