A ben pensarci, la guida fai-da-te è ancora quella migliore. Non lo dice LinkPop, ma lo dicono i grandi fan della Tesla (anche detti “teslari”). Di fronte alla prospettiva – illustrata in un sondaggio – di sganciare altri 3mila dollari per dotare la propria macchina, in questo caso il Model 3, insieme all’Autopilot, anche del dispositivo “full self-driving capability”, cioè la possibilità piena di auto-guida, hanno detto di no. Non tutti, ma una larghissima maggioranza: l’81,3% delle risposte. Il 18,7% invece è a favore, e pagherebbe subito, in anticipo rispetto alla possibilità di utilizzarlo appieno. Aspettare, invece, implica aggiungere altri 1000 dollari, che per uno che ne spende almeno 35mila per un modello non sembra che possano fare molta differenza.
Cosa significa tutto questo? Lo stesso Elon Musk aveva detto che la guida autonoma del veicolo sarebbe stata possibile con un Autopilota di seconda generazione e la scelta di aggiungere la FSD (Full-self-driving capability). Chi decideva di comprare il nuovo modello nel 2017 lo avrebbe ricevuto verso la fine dello stesso anno (ma ancora c’è chi dubita) e poteva decidere di cominciare, con la sola cifra di 3000 dollari, la sperimentazione. Si tratta di un sistema nuovo, che chiede di aggiungere quattro telecamere alle quattro esistenti (per maggior prudenza). A quel punto si potranno fare dei viaggi, brevi o lunghi. Lo stesso Elon Musk ha promesso di sperimentarlo proprio alla fine del 2017.
Insomma, la questione è semplice: i Teslari si fidano di Elon Musk? Sono disposti a spendere poche migliaia di dollari in più per poter essere i primi a sperimentare un sistema di guida che, alla fine, sarà effettivo tra “chissà quanti anni” (come dicono nei commenti)? È evidente che, a livello legale, le procedure sono ancora lunghe. Che tutto il sistema del mondo delle auto è da ripensare. Ma forse il problema è un altro. È vero che, alle cene con gli amici, si “potranno raccontare aneddoti unici” (sempre nei commenti). Ma il punto è che a quelle cene, ed è condizione primaria, bisogna arrivarci vivi.