Ma la comicità ha la data di scadenza? Esiste un momento in cui un film smette di essere divertente? La risposta è: non si sa. Sembra però che se la qualità è buona, i tempi giusti rispettati, la trovata intelligente, allora la comicità resiste al tempo, agli usi e alla scomparsa dell’effetto sorpresa: riesce a divertire, cioè, anche se si conosce già la battuta e/o lo svolgimento della gag.
Per questo motivo uno stuolo di critici cinematografici, 253 da 52 Paesi diversi, ha deciso di stilare la classifica dei film più simpatici e divertenti di sempre. È stata una dura battaglia, ma alla fine il responso, al netto di tutte le differenze regionali e il conseguente diverso concetto di “divertente”, ha decretato un vincitore: Billy Wilder.
Al primo posto c’è “A qualcuno piace caldo” (1959), pieno di battute, gag, travestimenti e scambi di persona. Non fa male la presenza di Marilyn Monroe, senza dubbio, e per alcuni votanti ha contato anche il fatto che la pellicola “giocasse con i generi”. Se si fosse trattato solo di americani e canadesi, non avrebbe vinto il primo posto. Ma agli europei è piaciuto, forse per il suo stile, la sfrontatezza e la sottile presa in giro di tutto quel mondo.
Segue “Il Dottor Stranamore”, capolavoro di Stanley Kubrick che gioca sulle paure “atomiche” della Guerra Fredda. È piaciuto di più ai critici dell’Europa dell’Est che a quelli dell’Europa dell’Ovest e questo vorrà pur dire qualcosa.
E non poteva mancare Woody Allen e “Io e Annie”, pieni anni ’70, discussioni psicologiche-filosofiche e tanto spirito newyorchese.
Seguono questi altri:
Ricomincio da capo (Harold Ramis, 1993)
La guerra lampo dei fratelli Marx (Leo McCarey, 1933)
Brian di Nazareth (Terry Jones, 1979)
L’aereo più pazzo del mondo (Jim Abrahams, David Zucker and Jerry Zucker, 1980)
Tempo di divertimento (Jacques Tati, 1967)
This Is Spinal Tap (Rob Reiner, 1984)
Come vinsi la guerra (Clyde Bruckman and Buster Keaton, 1926)
Non tutti sono convinti delle scelte dei critici. In particolare l’opera di Jacques Tati ha sollevato alcune difficoltà. C’è a chi piace, certo. E sull’Aereo più pazzo del mondo molti hanno alzato le mani.