Uomini (sfigati) che odiano le donne, per invidia della vagina

Gli "uomini che odiano le donne" sono una razza umana pompata dai cinici media che si leccano i baffi a ogni delitto o violenza compiuta sulle donne. Oggi più che mai i maschi sono insicuri, invidiosi della vagina e non hanno autostima. Una solitudine che non sanno comunicare

Ma ci sarà una qualche relazione tra i partner delle 183.600 donne che mi seguono su Amori sfigati (page di FB che conduco da anni) raccontandomi ogni giorno storie di amori tossici, di compagni e mariti anaffettivi, cinici, perennemente in fuga da sentimenti o responsabilità, e i misogeni che fanno strage di femmine di questi tempi?

Cosa accomuna gli uomini sfigati eternamente in fuga, muti, dediti a sparizioni killer, gli allergici al dialogo, alla responsabilità amorosa, i mentitori incalliti, i narcisi, i fuggitivi, gli infantili, cosa li accomuna, dicevo, agli stupratori assassini che disturbano i sonni delle donne?

È possibile che dalla mala parola, dalla frustrazione, dalla battuta sprezzante (quante testimonianze femminili raccolgo in privato…), dal timore di donne giudicanti, economicamente autonome, sessualmente liberate, il passo sia brevissimo alle botte, allo stupro, alle corde, al coltello, alla pistola? Soprattutto per quei maschi meno educati al controllo e alla coscienza di sé?

Oppure no?

TI AMO! Dice lei (nelle mie vignette sfig) POI PASSA risponde lui.

MA TU MI AMI? chiede lei. QUANTO BASTA risponde lui.

Le mie donnine sfigate sono spesso richiedenti, supplicanti (insomma delle rompipalle), perché ho deciso di contravvenire lo stereotoripo veterofemminista femmina buona/ maschio cattivo. Non solo, le battute delle vignette sono autentiche, ispirate dalle confidenze femminili che mi arrivano sull pagina quotidianamente. 23 anni, cultura medio alta, lavoratrice e/o studentessa, italiana del sud e del nord e – da un paio di anni – europea, è l’ identikit della mia follower – tipo. Ironica e autoironica nei confronti dell’amore e delle pene conseguenti.

Ma, allora, viene da chiedersi, non sarà un po’ colpa di noi femmine, innamorate incomprese, alla ricerca perenne del principe azzurro come ci hanno insegnato madri nonne e bisnonne (la donna figa è quella riamata e impalmata da un uomo, la sfigata è la single e /o zitella ), assetate incontentabili di coccole e amore, se un numero crescente di maschi ci disprezza, ci molla esasperato e schiacciato dai sensi di colpa, ci mena o ci fa fuori come mosche?

O no?

Ma, allora, viene da chiedersi, non sará un po’ colpa di noi femmine, innamorate incomprese, alla ricerca perenne del principe azzurro come ci hanno insegnato madri nonne e bisnonne (la donna figa é quella riamata e impalmata da un uomo, la sfigata é la single e /o zitella ), assetate incontentabili di coccole e amore, se un numero crescente di maschi ci disprezza, ci molla esasperato e schiacciato dai sensi di colpa, ci mena o ci fa fuori come mosche?

Ma se fosse così, perché la maggior parte delle donne vengono stuprate – uccise – stalkerate, nel momento in cui reclamano indipendenza e vogliono sentirsi libere di mollare un uomo?

I conti non tornano. Gli uomini odiano le donne perché sono troppo emancipate o perché troppo dipendenti? Se solo i miei followers maschi scrivessero un po’ di più , dicessero le proprie ragioni sui rapporti malandati , parlassero, si sfogassero! Ne saprei un po’ di più. Ma sono muti. Li percepisco guardare lo schermo del tablet, sono lì, lo, so. Silenziosi rimuginano sulle mie vignette e sugli spiritosissimi commenti femminili, ma non intervengono se non raramente. Se mi scrivono, lo fanno in privato. Messaggi lunghissimi, spesso rancorosi e vittimisti, mai ironici. Sono molto arrabbiati.

Temo che gli uomini che odiano le donne siano una razza umana (pompata dai cinici media che si leccano i baffi a ogni femminicidio, sì, ho detto femminicidio e non omicidio), che prolifica oggi piú che mai dal germe dell’ insicurezza, dall’invidia della vagina, da una terribile mancanza di autostima, dall’ incapacità di comunicare, da una solitudine interiore che nemmeno in compagnia degli amici maschi, riescono a colmare.

Vi aspetto su amorisfigati, maschi, parlate (e ridete) con me.

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