Usa, arriva Irma e le autorità ricordano che “è meglio non sparare agli uragani”

Il rischio, ricorda in un post surreale su Twitter lo sceriffo della contea di Pasco, c’è: meglio non sparare proiettili perché è inutile e soprattutto rischia di trasformarsi, quasi alla lettera, in un boomerang

Gli uragani possono essere fenomeni devastanti, certo, ma mai come la stupidità umana. Con l’arrivo di Irma lungo le coste della Florida e poi su su verso la Georgia, si è avuta testimonianza di entrambe le cose. Domenica 10 settembre lo sceriffo della contea di Pasco, in Florida, ha sentito il dovere di pubblicare su Twitter un messaggio incredibile.

Tradotto, per i non anglofoni o i troppo pigri: “Per dirla in modo chiaro: non sparate contro l’uragano Irma. Non lo farete allontanare e provocherete degli effetti secondari molto pericolosi”. Sopra, un chiaro disegnino che mostra come nel vortice d’aria la pallottola rischi di vedere la propria traiettoria deviata. Addirittura, si è sentito in dovere di ricordare che “potrebbe perfino tornare indietro”.

Il problema, in questo caso, è localizzare la stupidità. Davvero esistono persone che sparano agli uragani (ok, siamo negli Usa, ma c’è un limite a tutto)?

Il messaggio dello sceriffo segue la creazione di un ironico evento Facebook intitolato “Shoot at Hurricane Irma”, che incitava nella descrizione a “mostrare a Irma chi sparerà per primo”. L’intento era – come è ovvio – scherzoso. Nel giro di poco tempo 85mila persone hanno sostenuto di partecipare.

Ma, ed è logico chiederselo, lo avranno capito tutti e 85mila che si trattava di uno scherzo? Con i grandi i numeri vengono anche i grandi dubbi. Gli stessi che, si suppone, avranno attraversato la mente del povero sceriffo. Non è che qualche fesso lo prende sul serio? Lui, per non saper né leggere né scrivere, ha scelto di non lasciare niente al caso (“Non si sa mai”, avrà pensato) e ha pubblicato il post surreale di cui sopra. Meglio passare per fessi che esserlo davvero. E meglio ancora, in generale, è non sparare agli uragani. Poi si arrabbiano.

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