Se la frutta e la verdura a chilometro zero sembra ancora troppo lontana, c’è quella a distanza di braccio. Proprio così, il braccio che basterà allungare per raccogliere mele, fragole, legumi sparsi in giro per il mondo e segnalati su una mappa online. È il progetto Falling Fruit: una piattaforma partecipativa e interattiva, su cui tutti, in piena libertà, possono indicare i posti dove frutta, verdura e legumi sono liberi e a disposizione di tutti. Cioè, ancora appesi agli alberi o nella coltivazione.
Al momento, un certo successo c’è: almeno 2.419 alimenti segnalati, 1.393.000 posizioni indicate in tutto il mondo. Come è ovvio, le zone di campagna – quelle più dedite alla coltivazione – fioccano: negli Usa vince la California e lo stato di Washington, in Europa si trova frutta a macchia di leopardo. Nella sola Milano ci sono 290 indicazioni, alcune anche in pieno centro (cespugli di fragole in via Regina Giovanna, rovi di more in piazzale Bacone).
Secondo le stime, le piante più indicate sono le acacie, poi i ciliegi. Ma anche mele, pere, olive nocciole e per chi non fosse vegetariano anche del pesce (ma quello, per prenderlo, richiede un po’ più di impegno).
Un sito che, secondo le intenzioni dei suoi creatori, “permette di mangiare qualcosa senza pagare”, ma anche “di facilitare le connessioni intime tra le persone e la natura che vive, nonostante tutto, nei nostri quartieri”. Chi vuol fare merenda, allora, adesso può cercarsi una mela nei dintorni.