Quando, nel 2015, Sophie Tanner decise di sposare se stessa, le reazioni furono due: alcuni si complimentarono per l’originalità e il coraggio, altri invece pensavano che si trattasse di una buffonata. Di sicuro, fu un matrimonio da favola. Ma la relazione che è ne seguita, cioè quella tra lei e se stessa, non ha funzionato molto bene. A un certo punto, Sophie Tanner ha tradito Sophie Tanner.
Il rovina-famiglie è stato Ruari Barrett, un tizio che si dichiara poliamoroso e che, per qualche tempo, si è dedicato a un’unione monogama con Sophie. All’inizio uscivano soltanto, poi hanno cominciato a fare sul serio. Una storia di cinque mesi, ma molto importante. Quando è finita anche Barrett ha deciso di sposarsi da solo.
Ebbene sì, la sologamia, cioè il matrimonio con se stessi, è più comune di quanto si pensi. Se anche è piuttosto difficile che al matrimonio segua mai un divorzio, si tratta comunque – sostiene Sophie – di un mezzo per promovere le virtù dell’essere single, liberandosi da tradizioni e aspettative. È un atto di “amore per sé”, o di “cura di sé”, un atteggiamento romantico e profondo (anche se, è inutile dirlo, per nulla disinteressato). Non un modo per evitare le relazioni, bensì un modo per evitare le cattive relazioni.
Sarà. Ma il senso del matrimonio, o della relazione di coppia, è qualcosa di un poco diverso. Anche solo per la presenza, costante e decisiva, dell’altra persona – che è la vera difficoltà e anche la vera bellezza. Autosposarsi somiglia molto – troppo – alla vita da single. Una condizione che, del resto, si raggiunge con facilità, senza dover per forza organizzare feste con torte e abiti bianchi, e che lascia a tutti il massimo della libertà. Forse, a giudicare da come è finita la storia di Sophie Tanner con se stessa, vien da pensare che avevano ragione gli altri amici, quelli scettici. Quelli che pensavano che non fosse altro che una buffonata. Anche costosa.