Scegliere testa o croce non è la stessa cosa. Contro ogni convinzione, le due facce della moneta non hanno le stesse probabilità di uscire. Una delle due verrà fuori più spesso.
Per arrivare a questa conclusione ci sono voluti diversi scienziati, una serie lunghissima di tiri, delle telecamere, tanta fisica e matematica. E, soprattutto, un macchinario che lanciasse in aria le monetine. Le conclusioni dei ricercatori non hanno lasciato spazio a dubbi: esiste un vantaggio competitivo intrinseco in una delle facce della moneta.
Non è soltanto la semplice questione del peso. Il lato “testa”, di solito più in rilievo rispetto a “croce”, sarebbe più attratto dalla forza di gravità e si precipiterebbe verso il basso (per cui si consiglierebbe di scegliere “croce”). È una cosa da ricordare sempre nei casi in cui la moneta, anziché essere lanciata, viene fatta girare a gran velocità. In queste situazioni c’è una probabilità dell’80% che cada sul lato più pesante, cioè testa.
Nella situazione standard, invece, la moneta, se lanciata in aria e poi ripresa, tende a riprendere la posizione di partenza. È l’1% di possibilità che accada. In quel caso è bene scegliere la faccia che, all’inizio, è rivolta verso l’alto. Con una avvertenza: molti lanciatori hanno l’abitudine prendere con una mano la moneta in volo con una mano e poi, veloci come il fulmine, di rivoltarla sul palmo o sul dorso dell’altra.
In questo caso si dovrà scegliere la faccia che, nella posizione iniziale, era rivolta verso il basso. Oppure, come si raccomanda qui, insistere per essere proprio voi i lanciatori della moneta. Questo dovrebbe, in qualche modo, attenuare le possibilità di sconfitta.