Giornata nera per Leonardo e Snapchat, crescita per Credem e grandi investimenti per Banca IFIS

La banca di Reggio Emilia ricava 265 milioni di euro rispetto all'anno scorso, mentre Banca IFIS annuncia nuove operazioni per 196 milioni di euro. Su Websim le 10 notizie finanziare della settimana

1) Giornate pesanti per il titolo Leonardo. Il gruppo ha tagliato gli obiettivi al 2017 per quanto riguarda i ricavi, l’utile lordo e gli ordini: i dati del terzo trimestre sono stati di parecchio sotto le previsioni. La revisione al ribasso è quasi unicamente dovuta alle difficoltà di AgustaWestaland, il marchio degli elicotteri. La società prevede di chiudere il 2017 con 12 miliardi di euro di nuovi ordini, mentre a inizio anno aveva stimato di poter arrivare fino a 12,5 miliardi. Il 2017 si dovrebbe chiudere con 1,05-1,10 miliardi di euro di Ebita, rispetto al precedente target 1,25-1,30 miliardi: il consenso si aspettava 1,27 miliardi. Il giudizio sul titolo è stato tagliato da numerosi broker e venerdì il titolo ha messo a segno un tonfo del 21%.

2) STMicroelectronics si prepara a costruire l’auto del futuro. Il processo di cambiamento della società prevede infatti un nuovo focus sul settore “Smart driving”, ovvero il passaggio all’auto ibrida ed elettrica e “Internet delle cose”. Entrambe le divisioni hanno prodotto risultati molto buoni con ricavi nel 2017 visti a +18% anno su anno.

3) Mentre molte banche italiane sono ancora rallentate dal problema NPL, Credem si mette in luce come l’istituto più profittevole del sistema. La banca di Reggio Emilia ha presentato i risultati del terzo trimestre: ricavi in linea con le attese a 265 milioni di euro (+2,6% sull’anno precedente) e utile netto pari a 45 milioni di euro, in crescita del 38,2% anno su anno. Common Equity Tier 1 ratio al 12,8% (+33 punti base rispetto al trimestre precedente). Da inizio anno il titolo guadagna il 25%, seconda solo a UBI tra le italiane e meglio dell’Eurostoxx Banks (+12%).

4) Altro trimestre flop per Snapchat. La società ha chiuso il terzo trimestre con una perdita triplicata a 442,3 milioni di dollari (0,36 dollari ad azione), deludendo di nuovo le attese di Wall Street. Nel trimestre oneri record da 39,9 milioni di dollari, soprattutto per l’eccesso di inventario degli occhiali Spectacles. Non sono bastati i 4,5 milioni di nuovi utenti giornalieri, per un totale di 178 milioni, ad evitare di deludere ancora le attese sul numero di clienti, producendo risultati sotto le aspettative proprio nei ricavi da inserzioni pubblicitarie. Gli analisti intervistati da FactSet si aspettavano 8 milioni di nuovi utenti giornalieri.

5) Brutto colpo per Yoox-Net-a-Porter dalle date sulle vendite dell’ultimo trimestre. I ricavi netti sono stati di 481,8 milioni, in aumento del 17,7% su base organica, un dato leggermente inferiore alle attese di consenso. Nel 2018 il gruppo si attende di conseguire una crescita dell’Ebitda adjusted, con un margine sui ricavi netti sostanzialmente in linea con l’anno precedente, e di investire circa 170 milioni in tecnologia e logistica. Il Ceo Federico Marchetti ha sottolineato che il business è “forte e solido” e sta andando “molto bene” e quindi i target del piano al 2020 restano tutti confermati. A Piazza Affari il titolo è però crollato, arrivando a perdere anche il 10%.

6) Grandi attività per Banca IFIS. L’istituto veneto ha annunciato nuove operazioni nel settore della gestione degli NPL per un totale di 196 milioni di euro lordi, portando il totale lordo dei crediti deteriorati in portafoglio a 12,4 miliardi di euro (qui tutti i dettagli). I risultati al 30 settembre 2017 dell’istituto specializzato nel factoring e nella gestione dei crediti problematici, annunciati la scorsa settimana, sono stati ancora una volta caratterizzati da una forte crescita (per tutti i dettagli clicca qui). In precedenza la società aveva lanciato la sua piattaforma online di factoring, TiAnticipo, parte della strategia digitale della società, spiegata a Websim dall’AD Giovanni Bossi (qui l’intero articolo).

7) La Doria continua a fare i conti con la Brexit e la sterlina debole. Il gruppo leader nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta ha approvato i risultati al 30 settembre 2017, con una crescita del fatturato ma un calo della marginalità, in linea con le previsioni, a causa della deflazione dei prezzi di vendita e dell’inasprimento dello scenario competitivo anche conseguente alla Brexit (per i dettagli clicca qui). I risultati sono stati in linea con il trend generale del business della società, in atto dall’intero 2017 (per la nostra analisi fondamentale clicca qui).

8) Axélero punta a diventare la “Accenture delle PMI italiane”. Il fondatore e Ceo della società, Leonardo Cucchiarini, intervistato da Websim, ha fatto il punto della situazione sul cambiamento del modello di business dell’azienda. Dopo un lavoro di ricerca e sviluppo durato due anni e mezzo, la Internet Company ha lanciato mysuite, il primo software CRM per le piccole e medie imprese (per i dettagli clicca qui). Il titolo, dopo alcune settimane di ribassi, ha trovato un’interessante fascia di sostegno intorno a 2,5 euro (per la nostra analisi tecnica clicca qui).

9) Risultati positivi per Falck Renewables. La società attiva nelle energie rinnovabili ha chiuso i primi nove mesi con un risultato ante imposte di 27,2 milioni di euro, in crescita del 60% rispetto ai 17 milioni registrati nello stesso periodo 2016. Ricavi pari a 198,9 milioni, in salita del 10% (per tutti i dettagli clicca qui). Da inizio anno il titolo segna un progresso del +64% (+34% il Ftse Star). Era arrivato a guadagnare l’80%, cui si aggiunge la performance del dividendo staccato di 0,049 euro per azione (per la nostra analisi tecnica clicca qui).

10) A fronte di un mercato in parte in lenta contrazione, Italiaonline migliora i suoi conti. Il gruppo ha comunicato i risultati dei primi nove mesi del 2017, chiusi con ricavi per 248,9 milioni di euro, in calo dell’11% rispetto ai 280 milioni di un anno fa ma con un margine lordo in crescita. La flessione delle vendite, preventivata a causa della debolezza dei business più tradizionali, è stata inoltre più che compensata, in particolare nel terzo trimestre, dal segmento Digital (qui tutti i dettagli).

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