Sono alti due metri, pesano 100 chili e sono cattivissimi. Anzi, peggio: non conoscono le emozioni. Sono i robot-poliziotto che Dubai ha deciso di inserire per rafforzare le proprie forze dell’ordine. Facendo un salto nel futuro con ritorno, hanno creato un Robocop inquietante che pattuglierà centi commerciali e zone turistiche.
Lo sbirro automatizzato, che secondo le previsioni costituirà il 25% della polizia del Paese entro il 2030, è in grado, grazie all’intelligenza artificiale e al riconoscimento facciale, di individuare i criminali (segnalati) nella zona. È dotato di telecamere incorporate, sa riconoscere, quando le vede, le emozioni sui volti (consiglio: se lo incontrate, sorridete sempre), e capisce il linguaggio del corpo e le gestualità. È anche aperto al confronto, però: dispone di un tablet su cui chiunque può riportare una denuncia o segnalare un sospetto e, addirittura, parla sei lingue.
Insomma, un poliziotto perfetto: meccanico, senza emozioni e instancabile. Un po’ pericoloso, però, nel suo essere implacabile e non-umano. Non è un futuro distopico, certo. Ma è difficile che, fosse stato vivo, Pasolini avrebbe solidarizzato anche con lui.