Come unire Uber e Tinder: ecco i sexy taxi russi

L’idea è semplice: pagare le corse in natura, anziché in denaro. I guidatori si dichiarano carini, puliti e simpatici. Il servizio, in realtà, suscita qualche perplessità. Ma la tendenza a trasformare i taxi in alcova è antica

La sintesi perfetta tra Uber e Tinder: il sexy-taxi. Un’idea che circola (pun unintended) per le vie della città russa di Volgograd (che, per chi non lo sapesse, è la vecchia Stalingrado) e viene reclamizzata nei siti di free dating: pagare la corsa non con vile denaro ma “in natura”.

Insomma, si chiama un taxi, ci si fa portare a destinazione e poi, anziché estrarre il portafoglio, si ripaga il conducente in altre forme. Lo rivela il giornale Notepad di Volgograd, sollevando subito critiche scandalizzate. “Non è forse un modo per legalizzare la prostituzione?”, si chiedono alcuni utenti, non notando che, a ben guardare, è più un modo per diffonderla. “Dove andremo a finire”, sospirano.

Ci sono però anche dei tech-entusiasti, che – come riporta il sito russo Lenta.ru – applaudono all’iniziativa: “Non ci vedo niente di vergognoso. Mi metterei d’accordo con il conducente”. Altri ancora sottolineano come questa iniziativa in realtà metta in pericolo il conducente. “Mi immagino quali bellezze si serviranno di questo servizio. Forse sarà il tassista a dover pagare un’extra per non farsi toccare”.

In ogni caso, che sia una bufala o meno, si vedrà. Nel frattempo sono parecchi i russi che, in mancanza di altri spazi, utilizzano i taxi come alcove. A San Pietroburgo un conducente ha dovuto litigare con una coppia che aveva cominciato ad amoreggiare sui sedili nel retro. Gli avevano proposto di parcheggiare e di farsi una passeggiata, in cambio di qualche soldo in più. Ma il guidatore, integerrimo, ha rifiutato.

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