Il mondo cambia: presto ci saranno i telefoni con il vetro che si autoripara

Le incrinature sugli schermi sono una costante della vita di chiunque. Ma tra poco saranno considerati un problema del passato, di cui i nipoti sorrideranno

Cinesi, addio. Ancora qualche anno e gli schermi degli smartphone potranno ripararsi da soli. Tutto merito di un tipo di vetro inventato in Giappone – per sbaglio, come nei casi migliori – da parte di uno studente-ricercatore, Yu Yanagisawa, che stava lavorando per fabbricare un nuovo tipo di colla. Ne parla il Guardian.

La sostanza, bizzarra, aveva una caratteristica promettente: se si incrina sulla superficie, può ripararsi con 30 secondi di massaggi ben piazzati, a una temperatura normale di 21 gradi. Se si ha pazienza, qualche ora dopo il trattamento ritrova tutta la sua resistenza originaria.

Il polimero va ad aggiungersi a una serie di altre materie in grado di auto-ripararsi: plastica, gomma e cemento. La differenza, però, è che è in grado di farlo a temperature ambiente. Insomma, un grande passo avanti per la storia dell’umanità, che potrà trattare i propri telefoni con ancora meno cura. E, soprattutto, riuscirà a diminuire la quantità di rifiuti tecnologici sul pianeta.

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