La squadra che gioca meglio, quella che vince sempre, l’eterna seconda e poi il brutto anatroccolo che si sta ancora svegliando da un brutto incubo e anzi sta iniziando a sognare, e sta iniziando a prenderci gusto perché il sogno è di quelli che non ti dimentichi mai ma la notte è giovane e l’avventura ancora lunghissima.
Lo si dice spesso, forse a sproposito, ma quest’anno sembra davvero di assistere a un campionato spettacolare, forse uno dei più interessanti negli ultimi anni di Serie A. Ma in questa battaglia a somma zero c’è una squadra che potrebbe davvero avere dalla sua un calendario nel Girone di ritorno molto interessante e, soprattutto, a favore. È l’Inter. Il pareggio contro la Juventus, conquistato all’Allianz Stadium, è un punto prezioso e costruttivo perché avviene contro la squadra più forte della Serie A, perché avviene fuori casa e perché avviene in una giornata in cui le altre grandi, Napoli e Roma, hanno pareggiato, anche loro per 0-0. L’Inter di Spalletti ha dimostrato una solidità difensiva e una attenzione tattica sorprendente che a inizio campionato nessuno avrebbe potuto prevedere contro l’intensità offensiva, la qualità e la velocità dell’attacco bianconero. L’Inter è una vera candidata allo scudetto e il motivo, oltre ai miglioramenti evidenti della squadra, alla sicurezza, alla consapevolezza e al suo allenatore, di grande spessore, è il calendario che gli spetterà durante il Girone di ritorno.
Perché l’Inter ha ottenuto 5 punti contro Roma, Napoli e Juventus giocando le tre partite in casa degli avversari, le tre squadre che, in questo momento del campionato, sono appaiate nella zona alta della classifica. Giocare tre big match di questo livello in casa, davanti al proprio pubblico, esaltato più che mai per la posizione inaspettata in classifica, ha un peso e un valore fuori da ogni contesto. L’Inter è lì, davanti a tutti, sopra a tutti e scrollare da lassù sarà difficile, difficilissimo per qualsiasi squadra della Serie A.
L’unico problema della squadra dell’ex allenatore della Roma sono le alternative. Sono poche e non dello stesso livello dei titolarissimi, soprattutto nel comparto difensivo e sugli esterni, senza parlare di un vice Icardi che non esiste e per caratteristiche non esisterà mai. Ma in questo campionato sempre più bello, veloce, interessante ma anche tattico, contano soprattutto gli episodi e gli episodi a favore partono dal clima, dall’ambiente, dai tifosi e dalle gare giocate nello stadio di casa che in questo caso è lo Stadio Meazza in San Siro, la Terra Santa del calcio. L’Inter può far male, può vincere, può candidarsi per la vittoria dello scudetto e può essere la squadra che rompe le righe in questa battaglia a somma zero.