Beni da restituire? Non ci sono solo gli ateniesi che rivogliono indietro i marmi del Partenone. Anche in Francia c’è chi si lamenta. Ad esempio gli abitanti di Saint-Yrieix-la-Perche, paesino dell’Alta Vienna che è molto arrabbiato con il Metropolitan Museum di New York, colpevole di custodire una reliquia del XIII secolo che, sostengono i cittadini, sarebbe di loro “sola” proprietà.
Si tratta di un busto in oro e argento, tempestato di pietre preziose e che – dicono – cavrebbe custodito le ossa del cranio di Sant’Aredio (in francese Yrieix), abate di Limoges del VI secolo, cancelliere di Teodoberto, re di Austrasia e dotato, pare, del potere della guarigione.
Il comune della cittadina è stato perentorio: il busto è “esposto in maniera permanente al Met dal 1907”, mentre da loro, a conservare le spoglie del santo, c’è solo una copia, una sorta di falso del XIX secolo fatto da uno scultore londinese su richiesta di un mercante d’arte inglese. Come per i marmi Elgin del Partenone, gira che ti rigira, ci sono sempre di mezzo loro.
Ma come è finito fino negli Usa? Questo è il mistero. Sparì nel 1907, un caso che finì sui giornali. All’epoca, documenta lo storico francese Philippe Grandcoing, nella regione si muoveva una banda di ladri d’arte, la famigeraa bande à Thomas, che rubava opere d’arte dal valore inestimabile (il busto di Aredio è un esempio) nelle chiese del Limosine e nell’Auvergne e le commerciava in tutto il mondo. Secondo le sue ricerche, però, in questo caso non ci sarebbe stato nessun furto: un mercante d’arte parigino avrebbe pagato il curato per farsi dare il busto, lasciandogli le reliquie del santo da nascondere all’interno di una copia.
Da lì, di mano in mano, è finito in quelle di JP Morgan, banchiere e amante d’arte, che lo avrebbe acquistato prima del 1917. E i suoi eredi lo avrebbero donato, insieme a tante altre opere della loro collezione, al Met.
Insomma, su quale diritto il piccolo comune di Sanit-Yrieix-sur-Perche chiede la restituzione? Il busto, sostengono “non è mai stato proprietà dei religiosi”, ma “del comune”. Il curato si sarebbe preso i soldi vendendo una cosa che non era sua. La speranza è di trovare “un accordo. Ma se il Museo americano si rifiuterà, ci vedremo costretti ad agire con un’azione civile”. E i rapporti tra Usa e Limoges si raffredderano.