La guida definitiva per fare (e soprattutto realizzare) i buoni propositi del nuovo anno

Il primo problema è la pigrizia, segue l’incostanza, chiude la mancanza di motivazione. Ogni anno comincia con tante risoluzioni e ansie di cambiamento e finisce con la solita, vecchia storia. Il trucco più semplice è scegliere obiettivi chiari. E soprattutto, alla propria portata

Lo sanno tutti che, tanto, non saranno mai mantenuti. I propositi per il nuovo anno sono una delle prove più inconfutabili dell’instabilità dell’animo umano, la dimostrazione della difficoltà, quasi naturale, di mantenere gli impegni e, soprattutto, la cartina di tornasole della distanza tra vita ideale (quella che si vorrebbe raggiungere) e vita vissuta (quella che, ogni giorno, si presenta davanti a ciascuno).

Una buon consiglio sarebbe quello di ridurre le aspettative, abbassare la fiamma delle speranze e chiedere a se stessi imprese più alla propria portata. Anziché puntare alla maratona di New York, ci si può accontentare di un’oretta di corsa. O piuttosto che fissare un abbonamento annuale alla palestra, ci si può obbligare a comprarne due, uno per gennaio, sfruttando l’onda dell’entusiasmo, e uno per primavera, per affrontare con spirito meno terrorizzato la prova costume (ci sarà anche nel 2018, non c’è scampo).

Chi vuole viaggiare di più dovrà, allora, prenotare fin da subito un paio di destinazioni per qualche weekend lungo, approfittando anche dei ponti, piuttosto buoni, del 2018. Da quel momento è a posto. Chi cerca la pace interiore, si rilassi: non la troverà lo stesso. Chi desidera concludere un progetto entro la fine del nuovo anno, si metta al lavoro fin da ora, perché gennaio è il mese della calma piatta e poi si sa che non si riesce mai a stare nei tempi previsti.

Tutti gli altri, in cerca di ispirazione o scoraggiati dal mancato raggiungimento degli obiettivi posti alla fine del 2016, potranno guardare questo video di Simon’s Cat, simpatica presa in giro del vizio dei buoni propositi di fine anno. Il gatto, che nella serie youtube ideata e realizzata dall’animatore britannico Simon Tofield ha l’unico scopo di farsi dar da mangiare di più, in questo corto si avvita in mille diverse peripezie per simboleggiare gli obiettivi più comuni e quasi sempre disattesi che le persone fissano con l’arrivo dell’anno nuovo. Una visione istruttiva, in generale: perché a bloccare ciascuno non è un gatto, ma la propria, invincibile, pigrizia.

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