L’epoca dei samurai è finita. La saga di Kill Bill anche. E pure il rapporto tra Uma Thurman e Quentin Tarantino. Eppure c’è ancora qualcuno, in Giappone, cui piace agitare la katana, la celebre spada dei samurai. È un’arte, del resto. Una tradizione, uno spirito che viene ancora coltivato.
Lo si può vedere in questo video:
Molte cose sono cambiate. Prima di tutto, il genere. il guerriero moderno che esegue quei tagli perfetti è la figlia del grande maestro Fumon Tanaka.
La buona esecuzione del taglio, del resto, distingue(va) il bravo samurai da quello cattivo. Come mostra il video, un bambù colpito male mostra un taglio sbilenco. Se si fosse trattato del collo di un essere umano – come capitava spesso – sarebbe stato molto doloroso per il malcapitato. Per questo, anche per una curiosa concezione di pietà, il samurai migliore era quello che riusciva a uccidere i suoi nemici con un colpo solo, senza farli soffrire.
Si tratta di colpo solo, ma che consiste, ogni volta che viene eseguito, nel risultato di una serie di sforzi e fatiche lunga anni e anni. È la maestria di una tradizione antica che sopravvive, custodita in pochi angoli remoti, nonostante la fine dei tempi.