Pakistan, in arrivo il primo cartone animato fatto a mano: sarà sulla guerra

In particolare, gli effetti del conflitto sulla vita dei bambini. Segue le storie parallele di due ragazzi, un giovane garzone e una promettente violinista, alle prese con la guerra e le rigide norme della società

Ci è voluto un po’ di tempo, una squadra di disegnatori e una raccolta fondi da 116mila dollari su Kickstarter. Ma adesso il primo cartone animato del Pakistan, disegnato a mano, è pronto. O quasi: si dovrà aspettare un paio di anni.

Ma il suo autore (e direttore dei lavori) Usman Riaz ha nel frattempo rilasciato i primi dieci minuti del film: si intitola The Glassworker, ricalca lo stile nipponico (alla Hayao Miyazaki) e racconta la storia di un giovane apprendista di nome Vincent che cerca di imparare da suo padre l’arte di soffiare il vetro. Ma, nonostante la sua vita all’inizio proceda in modo tranquillo, le cose sono destinare a cambiare. C’è di mezzo la guerra, che influirà sulla sua vita, e soprattutto una ragazza, Alliz, una timida violinista che passa spesso alla bottega del padre.

Il film segue la vita dei due ragazzi, e mostra come con il passare degli anni e il complicarsi del quadro geopolitico tutto, compresa la loro relazione, diventi più difficile. Ma è un cartone animato, ed è anche una prima volta. Per Riaz “il Pakitan non ha mai provato a fare niente del genere. Stiamo costruendo una comunità dalle fondamenta”.

Forse qualcosa cambia anche laggiù.

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