La soluzione per fermare lo scioglimento dei ghiacciai? Coprirli con dei lenzuoli

Se possibile, meglio che siano anche bianchi, perché riflettono di più la luce. È il rimedio che praticano in Svizzera da otto anni per difendere la natura delle montagne dal cambiamento climatico

Per funzionare, funziona. Resta da capire come abbiano fatto a pensarci. Da otto anni almeno, gli abitanti di alcuni villaggi delle Alpi svizzere hanno deciso di coprire alcune parti del Ghiacciaio del Rodano, con dei lenzuoli bianchi. Il tessuto, sostengono gli scienziati, rifletterebbe i raggi solari, rallentando lo scioglimento. Una mossa geniale, che richiede solo molta pazienza e, soprattutto, moltissimo tessuto.

Secondo il glaciologo svizzero David Volken (come spiega Quartz) l’idea funziona. Non ci sono dei riscontri certi (o il ghiaccio si scioglie o no), ma secondo le sue stime dovrebbe aver ridotto lo scioglimento stagionale del 70%. Una manna, soprattutto se si pensa che nel lontano 1856, quando l’Italia era nata da poco, vantava 350 metri in più di lunghezza, dei quali 131 sono scomparsi negli ultimi dieci anni. Prima dell’esperimento svizzero, la stessa idea viene praticata sia in Italia che in Germania e piace anche ai danesi, che vorrebbero salvare in questo modo ampie sezioni della Groenlandia.

Ma se le lenzuola sembrano una soluzione troppo cheap, c’è anche chi ha proposto di utilizzare la neve artificiale, anche quella bianca ma più in tono con il contesto. Oppure un lavorìo più ampio (ma non per le montagne), da fare durante l’anno, cioè pompare acqua di mare e spruzzarla sui ghiacciai artici, in modo da tenere costante l’ampiezza della sua estensione. Tutte idee buone, per carità, con l’obiettivo giusto, anzi inevitabile, di salvare le condizioni del pianeta. Ma al ritmo a cui si va oggi è quasi – per citare Giggino Di Maio – come cercare di fermare il vento con le mani. Un vento inquinato, però.

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