I minuti finali sono la cosa più emozionante, folle, sadica e cinica del calcio. Juventus-Napoli ci consegna un risultato che ci da una sola vera risposta: la Serie A è tornato ad essere il campionato più interessante d’Europa. Negli ultimi 105 minuti di campionato la squadra di Allegri è passata da un più nove punti dal Napoli, dopo il gol di Alex Sandro al Crotone e il vantaggio dell’Udinese sul Napoli, a una sola lunghezza di distanza, grazie al pareggio del Crotone e alla vittoria del Napoli nel turno infrasettimanale: il calcio è pazzesco.
Questa Serie A è pazzesca. Il Napoli esce vincente dall’Allianz Stadium, vincere a Torino è stato per anni impossibile e arriva con una partita a tratti noiosa ma produttiva, soprattutto in fase difensiva. La Juventus non ha mai tirato in porta (se non su quel calcio da fermo di Pjanic deviato dalla barriera sul palo che ha fermato per un millesimo di secondo il cuore di Sarri e dei napoletani) e non era mai accaduto da quando esiste lo Juventus Stadium. Dall’altra parte il Napoli ha fatto come di consueto la partita sia a livello di proposta di gioco, di possesso palla e anche di occasioni da gol anche se occasioni davvero nitide, come quella di Koulibaly su calcio d’angolo, non ce ne sono state. Quello che davvero ha sorpreso è stato l’atteggiamento della Juventus che è sembrato arrendevole e remissivo come se fosse entrata in campo per portarsi a casa lo zero a zero e di conseguenza un punto che, a quattro giornate dalla fine, avrebbe consentito ai bianconeri di poter preparare in tranquillità le magliette per il settimo scudetto consecutivo. Un mood non da mentalità juventina.
Adesso più che mai nulla è scontato e la Serie A dimostra di non aver nulla a invidiare agli altri campionati europei
Di certo tra i problemi della Juventus che hanno condizionato la sconfitta ci sono l’infortunio di Chiellini, che sembra grave, leader della difesa e della squadra anche a livello di grinta e altruismo e poi l’assenza di Dybala che nel primo tempo sembrava un fantasma. Ma in questa sconfitta ci sono anche tanti meriti del Napoli. La squadra di Sarri gioca, macina gioco e da sempre l’idea di essere pericolosa. Insigne e Jorginho sono sicuramente tra i migliori del match, ovviamente appena dietro il difensore del Napoli che ha portato alla vittoria i partenopei che adesso sono a solo un punto di distanza. Intelligente anche Sarri che prepara sempre con grande dedizione ogni singola situazione di gioco e alla fine il lavoro paga.
E mentre a Napoli festeggiano la vittoria come se fosse il giorno dello scudetto, a Torino Allegri è furibondo con qualche giornalista che sottolinea la carenza mentale di attenzione di alcuni giocatori, centrando l’attenzione sul fatto che la Juve “gioca 57 partite l’anno mentre le altre escono dalle coppe a dicembre. Ai giocatori non si deve rimproverare niente”. Sabato l’Inter ospita la squadra bianconera è un negli ultimi anni un derby d’Italia così decisivo davvero non lo ricordiamo visto che l’Inter si gioca un posto in Champions r la Juve lo scudetto e il Napoli va a Firenze. Sarri non ha mai vinto nella città di Dante nella sua gestione azzurra ma la Viola è una acerrima nemica della Juventus. Siamo pronti ad assistere a scanso oki onsi giocherà fino in fondo? Il calcio è pazzesco.
Il calcio è strano. Anche perché da una parte c’è l’entusiasmo e l’euforia da controllare, dall’altra c’è l’ennesima sfida di una squadra data per spacciata dopo Madrid e dopo ieri sera e che dovrà affrontare Inter (come detto) e Roma ma comunque con un punto in più dell’avversario. Adesso più che mai nulla è scontato e la Serie A dimostra di non aver nulla a invidiare agli altri campionati europei.