Il corso universitario più difficile del mondo? È in Oklahoma (ed è un successo clamoroso)

È intitolato al fato e all’individuo nella letteratura europea e ha una bibliografia da record, che va dall’Iliade a Nietzsche. L’ispirazione, un analogo corso che W.H. Auden tenne nel 1941

«Questo sarà il corso più duro che frequenterete». C’è da dire che il professor Kyle Harper, dell’università dell’Oklahoma aveva avvertito i suoi studenti. Ma loro, comunque, si erano iscritti in massa al suo corso dedicato al fato e all’individuo nella letteratura europea. Un corso facoltativo cui tuttavia, gli studenti della facoltà di lettere dell’Università dell’Oklahoma si erano iscritti in massa. Potere della libera scelta, evidentemente. Ma anche del fascino di quello che in molti hanno definito il corso universitario più difficile al mondo. O meglio, la sua riedizione.

Già, perché la palma del corso più difficile, perlomeno nella storia recente, se lo aggiudica quello che nel 1941 fu tenuto dal poeta W. H. Auden all’università del Michigan. Un corso obbligatorio, lungo due semestri, in cui gli studenti dovevano portare all’esame la Divina Commedia, quattro poemi di Shakespeare, le Odi di Orazio, i Pensieri di Pascal, e ancora Moby Dick di Melville, i Fratelli Karamazov di Dostoevskij, il Faust di Goethe, Baudelaire, Rimbaud, Kafka, Riike, T.S. Eliot. Totale: seimila pagine di letteratura, cui Auden, evidentemente in una fase estremamente sadica della sua vita, aveva aggiunto pure una decina di opere liriche. Più o meno, il corso dell’università dell’Oklahoma segue lo stesso programma.

‘Questo è il motivo per cui mi sono iscritto al college’, ha detto uno studente. ‘Questa classe mi sta cambiando la vita’, gli ha fatto eco un altro

Non sappiamo come reagirono allora gli studenti, ma oggi, sorprendentemente, è un successo clamoroso: “Uno studente racconta che ha dovuto studiare tre volte tanto quel che studiava in altre classi. Il resto del gruppo ha annuito. Ma nelle loro parole c’era l’orgoglio di fare qualcosa di fuori norma (…) – racconta un recente articolo del Croniche of Higher Education – ‘Questo è il motivo per cui mi sono iscritto al college’, ha detto uno studente. ‘Questa classe mi sta cambiando la vita’, gli ha fatto eco un altro”. Potere della grande letteratura: “Consiglio ai professori di provare a fare un corso in stile Oklahoma – si chiude l’articolo – “I vostri antagonisti sono la mediocrità, il presentiamo, il disimpegno di alunni e professori. Ma il vostro brand sono Achille e Narciso. Lasciate che siano gli studenti a decidere”.

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