L’affitto a breve termine è l’incubo di tutti i proprietari: meglio affidarsi ai professionisti

Airbnb è in continua crescita. In Italia oltre 200.000 appartamenti in affitto e tre milioni di ospiti. Milano si conferma la città più attiva. Seguono Roma e Firenze. Ma molto spesso la gestione di un appartamento in affitto può essere difficile. In Italia CleanBnB aiuta proprietari e ospiti

Continua a crescere l’economia intorno ad Airbnb. L’azienda ha superato i 200.000 annunci in Italia, equivalenti al 20% delle camere del sistema alberghiero, con milioni di ospiti. Milano è la città più attiva del nostro Paese. Ma anche Roma e Firenze sono, insieme a Milano, mercati molto attivi per gli affitti brevi. Negli ultimi anni sempre più persone si affidano a piattaforme online per cercare e affittare appartamenti, in particolare a breve termine. In forte espansione ci sono soprattutto le piattaforme per le pulizie e la gestione dei locali, che offrono diversi servizi: dal cambio delle lenzuola, alla consegna delle chiavi e l’accoglienza degli ospiti.

Tra i nomi che operano in questo campo c’è CleanBnB. Il Crowdfunding negli ultimi anni ha lanciato startup innovative tra i maggiori operatori nella gestione di affitti brevi e case vacanza su Airbnb e Booking. CleanBnB è una startup milanese nata da pochi anni e operativa dal 2015. È una piattaforma che si occupa di gestire immobili con affitti brevi; toglie ai proprietari iscritti su Airbnb le incombenze legate alla gestione, come la consegna delle chiavi, le pulizie, la gestione degli annunci, dei reclami e molto altro. Il proprietario, dunque, non deve preoccuparsi di nulla. La startup vanta una serie di clienti differenziati e relazioni con alcuni tra i principali operatori del settore degli affitti brevi in città.

Già dalle prime battute è entrato nell’orbita dell’incubatore Seed Project, specializzato in startup early stage, che ha incubato e finanziato i primi mesi di attività della società. Il mercato potenziale di CleanBnB coincide con quello delle piattaforme per la ricerca di affitti di breve durata, ed è dunque molto ampio. Con oltre 80 milioni di prenotazioni nel 2015, Airbnb è un fenomeno globale in piena crescita. Una vera sfida agli hotel, che coinvolge già milioni di proprietari di appartamenti e milioni di ospiti. Dal 2015 sta nascendo anche in Italia un ecosistema degli affitti brevi, con una massa critica tale da richiedere la professionalizzazione dei servizi (Fonte Airbnb Italia).

Sono le persone che fanno le aziende, e questo il direttore generale Francesco Zogno lo sa bene, tanto da affermare che «Non esiste nessun algoritmo matematico che possa sostituire una persona»

Ovviamente, il “fai da te” della gestione dei proprietari continuerà ad esistere, ma i servizi professionali di gestione dell’affitto breve conquisteranno sempre più quote di mercato e si rivolgeranno soprattutto a quei proprietari che vorranno guadagnare con continuità e non soltanto una tantum. L’obiettivo di CleanBnB non è, dunque, lavorare con i proprietari di appartamenti su base sporadica, ma su base continuativa a medio-lungo termine, al fine di costruire una relazione di reciproca fiducia che duri nel tempo. La strategia di CleanBnB punta al mantenimento di prezzi bassi – i più competitivi del mercato – garantendo al tempo stesso un elevato standard di qualità basato sull’efficienza operativa.

La piattaforma aiuta i proprietari a gestire annunci e prenotazioni; suggeriscono le soluzioni più adatte per la visibilità dell’immobile; individuano le migliori politiche di prezzo e verificano i pagamenti. Inoltre si prendono cura degli ospiti, dall’accoglienza fino all’assistenza ai guest al momento della fin soggiorno. Effettuano ispezioni periodiche, per evitare brutte sorprese. Infine, si occupano delle pulizie, della gestione della biancheria e della manutenzione. È sicuramente un valido aiuto ai proprietari per gestire gli appartamenti, nel rispetto della normativa più recente e garantendo una copertura assicurativa.

Pur essendo una startup in forte crescita, non perde il senso unitario di un team forte e strutturato. Sono le persone che fanno le aziende, e questo il direttore generale Francesco Zogno lo sa bene, tanto da affermare che: «Non esiste nessun algoritmo matematico che possa sostituire una persona». E infatti sono le persone il vero punto di forza di CleanBnB: dopo un anno dal primo round di crowdfunding chiuso in positivo, la scorsa settimana hanno lanciato un secondo round – sempre sulla piattaforma di CrowdFundMe – di ricerca dei nuovi finanziatori.

Dopo poche ore dall’apertura avevano già raggiunto abbondantemente l’obiettivo e nel primo giorno hanno raccolto oltre centomila euro. A dimostrazione del fatto che ormai è diventato un marchio solido, riconosciuto dal mercato, un modello di business scalabile e sostenibile sui grandi numeri. Infatti è in grande sviluppo in tutta Italia. I fondi raccolti, saranno impiegati nella futura espansione sia su territorio sia di attività di business. Inoltre, il 30% di quanto investito è recuperato sotto forma di credito fiscale, già utilizzabile l’anno successivo.