Sarà che gli elettori glielo chiedono e loro obbediscono. Sarà anche che dalla terra tutti veniamo e tutti torneremo. Sarà che in fondo il badile è sempre una risorsa, una soluzione per farla franca in tempi di crisi. Sarà che i politici, alla fine, fanno i lavori che i cittadini non vogliono più fare. Insomma, sarà per tanti motivi, tutti diversi e non prevedibili, ma una cosa è certa e definitiva: ai politici, ormai, piace zappare.
Proprio così. Ormai zappano tutti: lo fanno il presidente americano Donald Trump e quello francese Emmanuel Macron, che per simboleggiare l’unione bellica tra i due Paesi hanno ripiantato una quercia proveniente dal bosco Belleau, dove sono morti migliaia di marines americani nel giugno 1918.
Poi The Donald ne ha approfittato per fare un discorso, mentre le due mogli si sono allontanate piano:
Ma non c’è niente di nuovo. Prima di loro zappava anche Barack Obama…
… e pure Bill Clinton, con pala e rastone:
(che poi si stufa e lascia fare a Vladimir Putin).
George W. Bush? Non sarà stato un grande presidente ma con la pala non lo batteva nessuno. Uno….
…e due
Bravo dabliu.
E ancora: zappano Hillary Clinton, Madeleine Albright e Henry Kissinger, e pure le massime autorità del Marocco (sotto)
Zappa John Kerry e zappano tutti i potenti del mondo: se si guarda bene, si può vedere la Merkel Trudeau e (sì, è proprio lui), perfino Matteo Renzi.
E infine non può mancare lui: Jeroen Dijsselbloem, l’ex ministo delle finanze olandese, che dà così il buon esempio ai Paesi del sud, che spendono tutto in alcol e donne. Molto meglio festeggiare l’arrivo della primavera a dissodare la terra:
<blockquote class=”twitter-tweet” data-lang=”it”><p lang=”nl” dir=”ltr”>Vandaag <a href=”https://twitter.com/hashtag/NLdoet?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw”>#NLdoet</a> bij <a href=”https://twitter.com/Natuurtuin_?ref_src=twsrc%5Etfw”>@Natuurtuin_</a> Goffert, met vrijwilligers <a href=”https://twitter.com/PvdANijmegen?ref_src=twsrc%5Etfw”>@PvdANijmegen</a>. De eerste lentedag! <a href=”https://t.co/xxq4pzyjWu”>pic.twitter.com/xxq4pzyjWu</a></p>— Jeroen Dijsselbloem (@J_Dijsselbloem) <a href=”https://twitter.com/J_Dijsselbloem/status/972415729764061184?ref_src=twsrc%5Etfw”>10 marzo 2018</a></blockquote>
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