Ecco cosa rende felici le donne italiane del XXI secolo

Secondo alcune recenti analisi, le italiane sono ossessionate dalla perfezione, il 37 per cento non esce di casa se non si sente perfetta. Ma non solo: le relazioni e il lavoro sono sul podio, insieme alla cura di sé

Nel World Happiness Report realizzato quest’anno dalle Nazioni Unite è emerso che l’Italia è solamente al 47° posto nella classifica dei Paesi più felici. Sul podio la Finlandia, e più in generale gli altri Paesi del Nord Europa (Norvegia, Danimarca, Islanda, Svizzera, Olanda). Fanalino di coda, il Burundi. Purtroppo l’Italia è all’ultimo posto rispetto ai grandi Paesi Europei (tutto il report qui).

Il Bel Paese riceve comunque buoni punteggi su PIL, aspettativa di vita e welfare; mentre ottiene punteggi molto bassi per quanto riguarda il grado di fiducia nel sistema (a causa della percezione di corruzione diffusa e di conseguenza delle diseguaglianze sociali). Dunque risulta evidente come da un lato abbiamo una buona qualità di vita nel privato – quel saper vivere che ci viene invidiato da tutti: il buon vino, il buon cibo, il calore dei rapporti umani, la bellezza, il godere dei quotidiani piaceri della vita -; dall’altro, invece, vi è un «sistema Paese» critico, che rende difficile la crescita dell’Italia.

Ma come cosa rende felice oggi gli italiani? E in particolare le donne? Ecco cosa emerge dal report di L’Oréal.

Come si ricorda nello studio, le donne sono 31 milioni, il 51% della popolazione italiana. E hanno un’aspettativa di vita di 85 anni verso gli 81 degli uomini. Sono inoltre più istruite degli uomini. Le donne che abbandonano gli studi sono meno numerose degli uomini e negli ultimi anni, il numero delle laureate ha superato quello dei laureati: le donne infatti rappresentano attualmente il 56% del totale dei laureati in Italia. E questa è una peculiarità italiana.

Eppure le italiane laureate hanno maggiore difficoltà degli uomini a trovare lavoro: siamo penultimi in Europa per il tasso di occupazione femminile; inoltre, si registra inoltre un forte «gender gap» nell’accesso al mercato del lavoro. Come se non bastasse, aumenta anche il gap retributivo: tra i dirigenti il differenziale tra uomini e donne arriva al 39%.

Perché, dunque, dovrebbe stupirci sapere che le donne italiane sono più infelici degli uomini? (delle persone che si dichiarano infelici, il 55% sono donne). Ma, guardando in positivo, cosa rende felici le donne? Le relazioni (partner, famiglia, amicizie), il lavoro (realizzazione professionale, equilibrio lavoro/privato) e la cura di sé (alimentazione, salute, sport, cura corpo e bellezza).

La cura di sé e la bellezza sono dunque fonte di felicità per le donne. L’attenzione alla bellezza è espressione di valori innati nella cultura italiana, quali senso estetico, eleganza, armonia ed equilibrio, creatività. Le donne italiane sono molto interessate alla bellezza, più della media europea. Infatti, il 62% delle donne italiane ritiene che prendersi cura di sé rappresenti un vero piacere rispetto al 46% della media europea. Inoltre, il 72% delle donne italiane ritengono che uno stile di vita salutare sia importante per “sentirsi bella” (contro il 66% della media europea)


Un altro dato interessante emerso: il 37% ha dichiarato di non uscire di casa se non con un aspetto perfetto (rispetto al 29% della media europea). Le donne italiane ritengono che l’aspetto fisico sia la misura del loro successo (34% vs 26%). Sono inoltre molto più esigenti della media europea, ritengono infatti che la cura di sé sia un dovere e non una scelta (43% vs 32%). E rispetto al tempo che passa? Come affrontano l’avanzare degli anni le italiane? Beh, quasi il 40% ha dichiarato di avere paura di invecchiare (vs il 34%). Proprio per questo, hanno dichiarato di curare il loro aspetto per sembrare più giovani.

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