Nella nostra vita, personale e professionale, abbiamo costantemente bisogno di nuove idee, per risolvere i problemi ed affrontare le sfide. Esiste un orario migliore per generare idee creative? La risposta è sì, e, probabilmente, ti sorprenderà.
Gufi e allodole: la creatività vola via
Ci sono individui, lo sappiamo, che sono più attivi e vivaci all’inizio della giornata (della riunione, della settimana, ecc.), altri, invece, danno il meglio nella fase finale della giornata (della settimana, ecc.).
La maggior parte delle persone, comunque, si colloca in una posizione intermedia (lungo questo continuum circadiano), anche perché la tendenza ad essere “allodole” o “gufi” dipende da una serie di fattori (sia biologici sia sociali, come abitudini di studio o di lavoro) e cambia nel corso della vita.
Mareike Wieth e Rose Zacks, ricercatrici presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università del Michigan, hanno sottoposto a 428 studenti (di cui 195 “gufi”, 28 “allodole” e 205 “intermedi”) un test formato da sei problemi: tre richiedevano pensiero divergente e creatività e tre stimolavano il pensiero logico e analitico. L’aspetto interessante è che questo test è stato somministrato a metà campione la mattina (tra le 8.30 e le 9.30) e all’altra metà nel pomeriggio (tra le 16.00 e le 17.30).
Le “allodole” che avevano svolto il test nel pomeriggio (in un orario, per loro, poco propizio) avevano mostrato, negli esercizi sulla creatività, una media di performance del 56,22% (contro il 51,16% di quelle che lo avevano eseguito di mattina). La stessa cosa è accaduta ai “gufi”: quelli che avevano fatto il test di mattina avevano conseguito una media di successo del 49%, contro il 31% del gruppo pomeridiano.
Negli esercizi sul pensiero logico e analitico, invece, le performance non sono risultate condizionate dall’orario in cui è stato svolto il test.
Continua a leggere su Centodieci