In questa epoca di comodità anche il minimo sforzo diventa fatica. Si dimentica (per la semplice ragione che non lo si è mai saputo) quanto la vita sia stata difficile in passato. Niente elettricità, niente acqua corrente, niente caffè disponibile a tutte le ore. Ma soprattutto: ci sono stati momenti della storia in cui vestirsi era un’impresa difficilissima.
Non si parla qui delle abitudini – e delle necessità – della povera gente. In generale quelli si accontentavano, nell’età adulta, di pochi abiti (anzi pochissimi). I nobili, i ricchi, i signori, invece, avevano problemi di tutt’altro tipo: i vestiti a disposizione c’erano, ma erano molto complicati da indossare. Lo sanno tutti, ma spiegato bene come in questi due video, uno su “come ci si vestiva nel 14esimo secolo” e un altro su “come ci si vestiva nel 18esimo secolo”, è difficile da trovare.
L’uomo aveva il suo daffare (marsine, calzoni, stivali, mantelli, cappelli), ma era la donna quella davvero inguaiata: sottane, sottovesti, sottogonne, giarrettiere, calze, vesti, gonne, pettorine, grembiuli e corsetti. Per metterli tutti, e in modo giusto (magari anche seguendo la moda, perché no) servivano almeno due aiutanti. Era un rituale, il più delle volte mattutino, che andava affrontato con la stessa decisione di una dura giornata di lavoro. Per le inservienti, del resto, lo era davvero.