Familiare e sconosciuto. Banale e misterioso. Poche cose accompagnano la nostra esistenza come il codice a barre, per quasi tutti un enigma incomprensibile ma anche poco interessante. Come tutti sanno, quelle linee un po’ strette e un po’ larghe che si alternano a spazi bianchi, sono un codice numerico che serve a catalogare un prodotto. A molti, anzi moltissimi, questa spiegazione basta e avanza. Ma ci sono altri, pochissimi, che non si accontentano.
Perché affidare alla macchinetta dei negozi (lo scanner automatico) per leggere il codice? Perché non imparare a farlo, anziché con un laser, con il proprio spirito di osservazione? Come avrebbe detto un obamiano Veltroni, si può fare.
Come si è detto, linee strette e larghe e spazi bianchi significano numeri. Ma quali? Questo schemino tratto da Quartz Obsession potrà essere utile per orientarsi.
0: spazio grande, più barra media, più spazio piccolo, più barra piccola
1: spazio medio, più barra media, più spazio medio, più barra piccola
2: spazio medio, più barra piccola, più spazio medio, più barra media
3: spazio piccolo, più barra enorme, più spazio piccolo, più barra piccola
4: spazio piccolo, più barra piccola, più spazio grande, più barra piccola
5: spazio piccolo, più barra grande, più spazio medio, più barra piccola
6: spazio piccolo, più barra piccola, più spazio piccolo, più barra enorme
7: spazio piccolo, più barra grande, più spazio piccolo, più barra media
8: spazio piccolo, più barra media, più spazio piccolo, più barra grande
9: spazio grade, più barra piccola, più spazio piccolo, più barra media
Insomma, cosa c’è scritto qui?
Esatto, senza contare le due barrette più lunghe laterali, si ha una sequenza numerica precisa. Questa: 123456789012
Tutto questo, come è ovvio, vale solo per la parte sinistra di un codice a barre. La parte destra è la sua copia speculare. In altre parole è solo un esercizio in più.
