Esistono le regole, giuridiche, economiche e sociali, che sono preziose: evitano effetti dannosi, assicurano l’ordine e l’equità, consentono una convivenza civile. Ci sono, poi, alcune abitudini e alcuni atteggiamenti nelle nostre aziende, che si sono “calcificati” nel tempo; possiamo chiamarli “assiomi”, “miti”, “vecchie regole”, “vacche sacre”, il concetto, comunque, è chiaro: sono punti di vista consolidati e, ormai, superati.
Se impariamo a “infrangere”, o a superare, queste regole, si apre un universo di opportunità creative…
Le regole sono un ottimo modo per farsi venire delle idee
“Le regole sono un ottimo modo per farsi venire delle idee” – afferma lo scrittore Jack Foster – “Tutto quello che dovete fare è infrangerle”.
Per generare idee innovative e “scardinanti” è necessario, come suggerisce Michael Michalko, sfidare (e capovolgere) alcune convenzioni.
Ecco come potresti procedere:
1. Definisci l’ambito (prodotto, servizio, ecc.) che desideri innovare
2. Fai un elenco di tutti gli “assunti” (presupposti) collegati al tuo prodotto/servizio
3. Mettili in discussione scrivendo, per ognuno, l’opposto
4. Annota i punti di vista emersi, evidenziando quelli che potrebbero rivelarsi utili
5. Domandati come realizzare qualche “ipotesi-rovesciata”
Vediamo un esempio: “Nei ristoranti si paga per mangiare” è una convenzione accettata, e rispettata, da tutti. E se, invece, il cibo fosse gratuito e si pagasse il tempo che si trascorre nel ristorante? Questa “ipotesi rovesciata” ha portato, dopo alcuni aggiustamenti, a dare vita agli Anticaffè. Sono dei locali in cui le bevande, la frutta, gli snack e il wi-fi sono gratuiti e le persone pagano, in base a diverse tariffe, il tempo che trascorrono nel locale.
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