Animali & Mondiali: perché quei pronostici delle partite portano sfortuna (soprattutto a loro)

Dopo il polpo Paul, è toccato a un altro polpo, Rabiot, e a un gatto cinese. Hanno azzeccato le partite ma nel giro di pochi giorni sono morti entrambi. E adesso non c’è più nessuno che ci dice come andranno le partite

Non si capisce come mai, ma quando ci sono i Mondiali ci sono anche animali che predicono il risultato delle partite. È un fenomeno che ha toccato il suo vertice con il mitico Polpo Paul, che dal suo acquario tedesco azzeccò tutte le partite del Mondiale 2010 lasciando dietro di sé stupore e nostalgia. Ma che continua.

Per questa edizione, ad esempio, ci hanno provato con una medusa, che però è durata poco: troppi errori, non affidabile. Poi è toccato a un altro polpo, stavolta giapponese, di nome Rabiot, catturato al largo dell’Hokkaido. Le sue abilità, tarate sulle partite del Giappone, si sono dimostrate subito interessanti: ha predetto la vittoria sulla Colombia, il pareggio con il Senegal e perfino la sconfitta con la Polonia. Un prodigio. E poi cosa è successo?

A quanto pare il suo proprietario, il pescatore Kimio Abe, ha preferito mantenere vivo il business e ha venduto il povero Rabiot, destinandolo a diventare condimento su qualche ristorante. E il Giappone è stato eliminato con una rimonta del Belgio al 93esimo minuto. Sarà un caso? Certo che no.

Essere un animale e fare previsioni sul Mondiale è pericoloso. Se ne è accorto anche il povero Baidianr, un gattone rosso cinese che viveva nella Città Proibita a Pechino. Le sue previsioni all’inizio non sono state molto soddisfacenti, visto che ha pronosticato una vittoria dell’Australia contro la Francia e della Germania contro il Messico. Poi si è ripreso: sei previsioni corrette di fila, che gli sono valse un account su Weibo con tanto di hashtag “Il gatto del Palazzo predice i Mondiali”, fino ad accumulare oltre 150 milioni di visite in pochissimo tempo. E poi? È morto. Anche lui.

Il suo ricovero, annunciato dallo staff su Wiebo, era stato seguito con preoccupazione dei fan. La notizia della dipartita, poi, non è stata una sorpresa. Ma di sicuro una brutta notizia. Anche perché, senza medusa, senza polpo e perfino senza gatto, non c’è più nessun animale disposto a fare questo lavoro sporco: pronosticare chi uscirà vincitore dai quarti di finale.

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