È uno degli oggetti di maggiore uso quotidiano. Ci si passa insieme quasi tutto il giorno e, in certi casi, anche la notte. Forse lo si sta usando anche adesso, nel momento in cui si legge questo articolo. È il pc, o laptop, o semplice computer (chi usa la Apple dice solo “mac”, ed è soddisfatto), comodo, bello e rivoluzionario. Il problema è che in molti (troppi) casi è anche molto sporco. E allora arriva la domanda fondamentale:
Come si pulisce un pc?
Se lo chiede – e si risponde anche – il New York Times: servono quattro cose: alcol isopropilico (o 2-propanolo), un panno in microfibra, un detergente a gas e dei cotton fioc. Serve anche un minimo di consapevolezza tecnica: secondo le istruzioni del giornale newyorchese bisogna partire dagli interni e solo dopo passare alla struttura esterna. Una procedura molto rigorosa.
Il primo strumento da utilizzare è, allora, il detergente a gas. Va spruzzato in tutte le cavità del computer, con intervalli molto brevi (se si esagera si rischia di creare una condensa). Prima di eseguire questa operazione, come è intuibile, bisogna spegnere e scollegare l’apparecchio. Se è possibile, anche rimuovere la batteria. Dopodiché il soffio, molto forte, spingerà fuori tutte le impurità (leggi: briciole, polvere, capelli) che si annidano nella struttura esterna del pc.
Poi serve lavorare di gomito. Il panno dovrà essere inumidito con l’alcol – che, è importante, non deve entrare in contatto diretto con il computer – e poi strofinato con delicatezza sia su schermo che tastiera. In certi casi si dovranno usare i cotton fioc per ripulire i pertugi più ristretti, stando bene attenti a non rovinare nessun componente. Lavoro di gomito, si diceva, ma anche di fino. E il computer tornerà a brillare come il giorno in cui è stato comprato.