Esiste un’arte anche nelle emoji. Bisogna rendere l’idea del soggetto in questione (in questo caso una formica), rispettarne le forme, darne una visione simpatica e/o dolce. In più deve risultare caratteristica, cioè semplice da memorizzare e coerente con lo stile generale dell’azienda per cui viene fatta. Una emoji della Apple, per capirsi, dovrà sembrare diversa da una di Android. Non è semplice.
Proprio per questo la critica di un entomologo all’emoji della formica centra il punto. Quella della Apple, “realistica e piena di espressione”, va benissimo (e viene votata 11/10, più del massimo), mentre quella della Microsoft, “con una faccia da pagliaccio appuntita” e una “forma floscia” è la tra le più deludenti (e si becca 3/10, ma c’è chi fa peggio). Il suo giudizio, accurato dal punto di vista scientifico, si concentra sulla precisione dei dettagli (ad esempio: perché la Samsung la fa “con due toraci”? ) e sulla resa generale. Il suo giudizio è in equilibrio tra tutti i criteri, ma fa capire che non tutte le formiche sono uguali. E che nemmeno tutte le emoji valgono allo stesso modo.
Qui ci sono tutte le altre emoji di formiche, commentate e giudicate.