Basta America, i giovani algerini preferiscono la musica coreana

L’onda del K-Pop non sembra destinata a finire presto: dopo aver colonizzato Giappone e Cina (dove ormai moda e stile sono sinonimo di coreano) arriva anche in Algeria, dove conquista migliaia di ragazzi

Nonostante negli ultimi mesi la scena se la siano accaparrati i cugini del Nord, incontrando Trump e promettendo di de-nuclearizzare il loro arsenale mai nuclearizzato, l’egemonia culturale pop dei Coreani del Sud è sempre viva e, anzi, continua a propagarsi. Dopo essersi imposta sul Giappone e sulla Cina, arriva in luoghi considerati impensabili. Ad esempio, in Algeria.

La Korean wave è così amata in quella regione del nord Africa che in tanti, almeno 20mila fanatici dell’hallyu, preferiscono le produzioni culturali coreane rispetto a quelle di tutti gli altri Paesi (capito, Hollywood?), amano la musica, i film e, addiritttura, la lingua.

Il lato più interessante di una ricerca condotta nel 2017 sugli iscritti del gruppo facebook Algerian K-Pop ha messo in luce che tra i giovani algerini si stia diffondendo un gergo ispirato al coreano. O meglio: il 93% degli intervistati ha confessato di inserire, appena può, parole coreane nelle sue frasi, più o meno come fa un medio manager milanese con l’inglese.

La ricerca fornisce anche alcuni esempi:

Aegyo: piccoli gesti con suoni da bambino, che mostrano innocenza

Ahjumma: soprannome dato a una donna che ha l’età per avere figli

Ahjusshi: soprannome dato a un uomo che ha l’età per avere figli

Aigoo: espressione di fastidio o disapprovazione

Aiish: espressione senza significato che mostra delusione o una reazione negativa a qualcosa

Ajaaja: espressione per dare un aiuto psicologico ad altre persone

Appa: papà

Andwae: modo informale per dire “Impossibile”

Ani/Anyo: modo per dire “no” nel quadro dei ringraziamenti

Annyeong: ciao

Babo: stupido, o sciocco”

Bogoshipeo: mi manchi

Cheongmal: davvero

Chingu: amico

Daebak: parola che esprime ammirazione per qualcuno o per un risultato eclatante

Dang-yeonhaji: certo

Dongseang: fratello/sorella minore

Eodi: dove

Hajima: Non farlo

Hal-abeoji: nonno

Hul: espressione di fastidio o frustrazione

Hwaiting: lotta

Jebal: per favore

Jaljayo: dormi bene

Jalgayo: arrivederci

Jogeum: qualcosa

Jigeum: adesso

Komawo: grazie

Kaja: andiamo

Krae: yeah

Kul: tesoro, usato per esprimere accordo su qualcosa

Magnae: il membro più giovane di un gruppo o di una famiglia

Miahnae: perdonami

Molla: non so

Michyeosseo: sei fuori?

Nae: sì

Nan: Io

Omma: mamma

Omo: OMG (Oh My God)

Oppa: se una ragazza chiama un ragazzo “oppa” lui è il fratello maggiore o il fidanzato o un amico molto vicino

Ppalli: veloce

Saeng-ilchugha: tanti auguri

Saranghae: ti amo

Sasaeng: tipo di fan pericoloso e invadente

Satoori: dialetto rurale coreano

Shirheo: non voglio, non mi piace

Tsundere: persona calda che agisce in modo distaccato

Wae:perché

Yagsok: promessa

Yeppuda: bello

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter