Inutile illudersi: il talento si vede fin dai primi anni di vita. Sperare di fiorire, o di veder fiorire nei propri figli, capacità artistiche miracolose in campi in cui non hanno mai brillato Un esempio per tutti: il pittore spagnolo Pablo Picasso. Anche se i suoi capolavori, come è noto, risalgono all’età matura, la sua abilità nel disegno è evidente fin da quando prende in mano i colori. Per capirsi, all’età di quindici anni, nel 1897, era già in grado di dipingere quadri che alcuni si sognano tutta la vita, come questo:
L’anno precedente, poi, aveva fatto questo:
Sono opere tradizionalissime, nel pieno solco della tradizione, che maneggia con estrema tranquillità. Si pensi che a 11 anni, età in cui la maggior parte dei ragazzini oggi pensa al pallone o alla playstation, aveva già fatto uno studio anatomico impressionante:
Ma la sua vena artistica, il gioco del colore, l’energia creativa e il sovvertimento delle forme erano già emersi anni prima, nei suoi primi esperimenti pittorici. Quando aveva nove anni, per esempio, si era dedicato a un lavoro ispirato alla corrida (sopra, rovesciati, ci sono alcuni modelli di uccelli):
E quando ne aveva otto, affascinato dalle potenzialità del colore, si era espresso così:
Insomma, il giovane Picasso aveva tutte le potenzialità per diventare un grande artista. Di sicuro, come si vede dai dipinti, possedeva la tecnica. Ma questa, come si fa notare qui, può essere insegnata e padroneggiata da (quasi) tutti. In più aveva una capacità di vedere e immaginare superiore alla media. Il suo mondo di artista era forte e poteva essere espresso con maestria. Ecco il talento, che non si può insegnare a nessuno.