È cresciuta, ha acquisito sicurezza e anche una discreta quantità di potere. Ivanka Trump, nota al mondo americano più o meno da sempre, si è trasformata da modella figlia di gente ricca in donna potentissima in grado di manipolare il presidente degli Stati Uniti (suo padre). E nel frattempo, fanno notare in questo articolo di Refinery29, la sua voce è cambiata.
Nel 2003 Ivanka ha una voce piatta e ruvida. La si può sentire benissimo in questo video, tratto da un documentario intitolato Born Rich. A quell’epoca la giovane figlia di Trump, nata appunto ricchissima (e molto bella), ha 21 anni e una voce arrocchita dalla vita.
Non passano nemmeno quattro anni che Ivanka è già un’altra persona. In questa sua partecipazione al Late Night with Conan O’Brien, la ragazza sembra già più a suo agio: è rilassata e contenta di essere intervistata. La voce è ancora un po’ da fumatore ma, come fa notare l’esperta di linguaggio del corpo Patti Wood, è cambiato tutto il suo cosidetto “paralinguaggio”: l’altezza, il volume, le intonazioni, i gesti e le espressioni facciali sono molto diverse rispetto al 2003. Ma ha un modo di parlare debole e lento, almeno rispetto agli standard attuali.
E poi? Siamo nel 2016, storia recente. La figlia di Trump, ormai candidato alla presidenza degli Stati Uniti, tiene un discorso alla convention nazionale del partito. Come si può vedere, ogni lato sensuale è stato eliminato. È ripulita, precisa e adeguata all’occasione. L’intezione, fanno notare, è quella di dare l’immagine di una persona educata, sofisticata e formale. Anche la voce è stata messa a punto: non usa contrazioni, parla in modo chiaro e netto. Il suono è più ricco e rotondo, non ha cadute e non è più arrocchita. Siamo molto lontani dal video del 2003.
Infine, l’intervista con Samantha Bee, per Full Frontal, nel 2018. Qui è addirittura violenta, aspra e durissima. Tutta l’intervista è stata preparata, i punti principali già enunciati e messi bene in fila con il suo staff. La voce come si può notare, è piena di energia. “Questo significa che si sente molto sicura di sé”, spiega Patti Wood. “Tutti nasciamo con una voce molto forte – i bambini gridano – e poi, con il tempo, impariamo a controllarla. Ma quando diventiamo sempre più sicuri di noi, ci rilassiamo. E la voce viene fuori, sempre più forte”.