Negli anni ho verificato che una delle caratteristiche vincenti di un manager di successo è la capacità di portare energia all’interno della propria organizzazione. Energia invece di burocrazia, energia quale elemento essenziale della cultura organizzativa. Ciò è particolarmente vero quando l’azienda si trova in un momento di passaggio o di crisi. È proprio in questi momenti che è indispensabile restituire energia all’organizzazione per farla crescere e prosperare.
Un caso che è stato un esempio per molti di noi? Chrysler, nel 2009: la sopravvivenza dell’azienda era in dubbio ed era necessario muoversi in una nuova direzione e farlo velocemente.
Bob Kidder, il nuovo presidente, si era reso conto che Chrysler era governata da una cultura organizzativa tradizionale, con una burocrazia che rendeva lento e poco efficace il processo decisionale. Qualunque buona idea prodotta dai dipendenti non aveva alcuna possibilità di raggiungere velocemente la scrivania di chi avrebbe potuto farne buon uso: troppi livelli organizzativi, troppo tempo per prendere una decisione.
Innanzitutto il suo primo giorno di lavoro ha spostato l’ufficio dell’AD dalla zona nobile degli uffici al centro del dipartimento di ingegneria. Poi ha selezionato 15 dirigenti per costituire un senior management team molto ridotto rispetto al passato. Ha quindi chiesto a diversi di loro di assumere la responsabilità di più di una funzione aziendale. Più lavoro per ciascuno, decisioni necessariamente più veloci
Il nuovo AD, Sergio Marchionne, è partito proprio da questo e ha preso immediatamente due decisioni che hanno simbolicamente e concretamente contribuito a modificare la cultura organizzativa. Innanzitutto il suo primo giorno di lavoro ha spostato l’ufficio dell’AD dalla zona nobile degli uffici al centro del dipartimento di ingegneria. Poi ha selezionato 15 dirigenti per costituire un senior management team molto ridotto rispetto al passato. Ha quindi chiesto a diversi di loro di assumere la responsabilità di più di una funzione aziendale. Più lavoro per ciascuno, decisioni necessariamente più veloci.
Ha quindi ridefinito le deleghe dei dirigenti: piena autonomia nel prendere le decisioni, massima libertà di assumere dei rischi, senza i rallentamenti della burocrazia. Di conseguenza, piena fiducia nelle capacità delle persone di prendere decisioni efficaci e di assumersene la responsabilità.
Queste prime azioni hanno trasformato profondamente l’azienda, mostrando il cambio di passo: organizzazione più snella, decisioni più rapide, dirigenti più motivati e responsabilizzati.
Senza bisogno che un’impresa sia grande quanto Crysler o sia in crisi, ecco la lezione da portare nel management aziendale: organizzazioni più snelle, meno vincolate e dunque più dinamiche.