Com’era erotica la Amsterdam del Seicento

”La ragazza dei tulipani” di Justin Chadwick più che una storia d’amore è una storia sui vari tipi di amore che esistono. Raccolti in una città in fermento, e con una complessa simbologia erotica

È uscito in Italia lo scorso 6 settembre il bel film La ragazza dei tulipani, diretto da Justin Chadwick e tratto dal romanzo Tulip Fever di Deborah Moggach, edito da Sperling & Kupfer. Il film promette bene già prima di vederlo, dato il cast di eccezione che vanta: nei panni della protagonista troviamo, infatti, Alicia Vikander, premio Oscar nel 2016 per The Danish Girl, affiancata da altri due premiati come Christoph Waltz e Judi Dench.

Una volta in sala, i bei presentimenti vengono confermati prima di tutto da un’ottima sceneggiatura, firmata da Tom Stoppard e dalla stessa Moggach. Da un lato vi è un enorme realismo, al punto che si ha davvero l’impressione di essere stati catapultati nella Amsterdam del 1636, in preda alla «febbre dei tulipani», fiori bellissimi e pregiati che promettono lauti guadagni a chi scommette sui bulbi migliori. D’altro canto, La ragazza dei tulipani riesce a coinvolgere esattamente come potrebbe farlo una storia ambientata ai giorni nostri.

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