Sono un gioco per divertire i bambini ma, al tempo stesso, anche una utile pratica per sviluppare velocità e chiarezza nella pronuncia. Gli scioglilingua inglesi, come quelli di tutte le altre lingue del mondo, sono difficili e raccontano storie con pochissimo senso. Ma restano – come i modi di dire, le leggende e l’abitudine a bere birra fino a star male – nel bagaglio culturale del popolo anglosassone. In questo caso, americano.
Uno dei più famosi è senza dubbio quello della marmotta (in inglese: woodchuck). Recita così:
How much wood would a woodchuck chuck,
If a woodchuck could chuck wood?
Dal momento che le marmotte non lanciano legno, una risposta non esiste. Eppure c’è chi ha provato lo stesso a darla: nel 1988 un esperto del Dipartimento per la conservazione dell’ambiente dello Stato di New York si è guadagnato le prime pagine spiegando che se una marmotta si mettesse a lanciare legna, sarebbero oltre 270 chili. Non male per un animaletto così piccolo.
Un altro simpatico scioglilingua riguarda conchiglie in vendita sulla battigia. In italiano non è complicato, ma in inglese sì:
She sells seashells on the sea shore.
The shells she sells are seashells, I’m sure.
And if she sells seashells on the sea shore,
Then I’m sure she sells seashore shells.
C’è una storia, dietro, che MentalFloss si preoccupa di ricostruire. Secondo alcune ipotesi, spiega il sito, lo scioglilingua sarebbe una sorta di tributo a Mary Anning, paleontologa inglese del 19esimo secolo. Una delle più fortunate e caparbie cacciatrice di fossili: è a lei che il mondo, per esempio, deve la scoperta del primo plesiosauro. Cosa c’entri trovare fossili antichi con le conchiglie in vendita non è chiaro, ma sembra suggerire che il senso del lavoro di Anning sfuggisse a molti.
Infine, ci sono gli scioglilingua creati apposta per essere difficilissimi. Ad esempio questo:
Pad kid poured curd pulled cod
Prima che vi affanniate a capire cosa significa, ve lo diciamo: non ha senso. Però è una delle frasi elaborate nel 2013 da alcuni ricercatori del MIT, nel tentativo di creare lo scioglilingua più difficile di tutti. A quanto pare sono pochissimi quelli che riescono a pronunciarlo più volte, di seguito, senza commettere errori.
Prima di questo c’era lo scioglilingua sulla sesta pecora malata del sesto sceicco malato (recitava così: The sixth sick sheikh’s sixth sheep’s sick), finito addirittura nel Guinness dei Primati. Ma dopo la creazione degli scienziati del Mit, ha dovuto cedere il suo primato (anche se la categoria, nel libro del Guinness, non esiste più).