“Si maritau Ferragni, Saridda e Pippinedda e iù, ca sugnu bedda, non mi potti maritar…”, tutte la cantano, tutte la sfottono, tutte la invidiano.
Ma ella è un genio. Vera sicula contemporanea, come i suoi ascendenti. Si sposa oggi a Noto con Fedez, e ha dichiarato. “Voglio fare diventare Noto come Coachella”. Prendi la Capitale del Barocco e la addobbi come Coachella, un festival rock che si tiene in un campo di polo. Ma allora, la domanda sorge spontanea, se volevi fare Coachella, perché non ti sposavi in una minchia di parcheggio dei camion?
La mamma della Ferragni, ho scoperto, è una intellettuale siciliana, scrive libri, e su Facebook abbiamo molti amici in comune nel mondo dell’editoria. Quindi vorrei anche io dare il mio contributo: dopo che abbiamo fatto diventare il Barocco “come Coachella”, perché non tatuiamo il David di Michelangelo per farlo assomigliare a Fedez? Perché non un Lollapalooza in piazza della Signoria? Woodstock in Vaticano?
Ovviamente nessuno osa dire qualcosa, il matrimonio Ferragnez porterà, hanno stabilito, “dieci milioni di euro” in Sicilia. Sono molto preoccupato per il sindaco Bonfanti, che è così entusiasta del barocco di Noto che pare che l’ha costruito lui, e che però ha avuto il due di picche: “Gli sposi non saranno uniti in matrimonio da Bonfanti, ma da un loro amico”. Ma c’era bisogno di dirlo? Immagino Corrado Bonfanti girarsi e rigirarsi di notte nel letto con l’anima digrignante. Ci vorrebbe il miglior Germi per raccontarlo.
Dopo che abbiamo fatto diventare il Barocco “come Coachella”, perché non tatuiamo il David di Michelangelo per farlo assomigliare a Fedez? Perché non un Lollapalooza in piazza della Signoria? Woodstock in Vaticano?
Da tempo sostengo che la Sicilia non è arretrata, ma proiettata nel futuro, siamo semplicemente arrivati primi all’Impero e per primi siamo decaduti. Certo, per cogliere questa oggettiva realtà dovreste rinunciare a qualunque idea del progresso e farvi affascinare dall’Apocalisse in atto. Dice: no, l’umanità si evolve ed esiste il progresso. Infatti The Ferragnez si sposeranno a Noto, capitale del barocco, ma per farla assomigliare a Coachella. Ditemi se non è Apocalisse.
Il barocco di Noto, analizziamo senza pregiudizi, per essere riconosciuto come “barocco” nell’epoca dei social, non bastandogli più il fatto di essere oggettivamente, storicamente, culturalmente e scolpito nella pietra morbida, assolutamente barocco in quanto essenza di se stesso aveva bisogno dei Ferragnez, che, trasformandolo in Coachella lo facessero assurgere a… non abbiamo capito bene cosa.
Ma Noto è così. Prima diventata famosa per essere “puppo friendly”, puppi ricchi, per carità, ché i puppi poveri fanno poco gaytudine. E oggi famosa per il matrimonio social di Fedez e Ferragni. Se ci fate caso, Noto non è mai stato “nota” per il barocco.Da notare la coincidenza con il festival di Venezia. Era sempre stato lì, l’appuntamento di fine estate per l’alta società. Quest’anno no. Il cinema, l’immagine in movimento, è stata ufficialmente soppiantata da dall’immagine ferma, non dalla “fotografia”, ma dal selfie brandizzato.
Credo che questa voglia dire molte cose. Ma non ho il tempo di approfondire. Devo ancora capire l’accoppiata Coachella-Noto, da quale fondo retropsichico, da quale magazine per ragazzine cellophanate con lucidalabbra in regalo, da quale trap o vocalizer possa venire questa inedita similitudine.