Tra i mille attacchi lanciati contro Trump questo, almeno, è divertente. Nasce da una provocazione dello scrittore e commediografo scozzese Armando Iannucci: “Proviamo a sostituire Donald Trump con un pinguino nelle foto ufficiali: le espressioni di tutti gli altri nell’immagine continueranno a funzionare alla perfezione”. Era una battuta, qualcuno (tanti, in realtà) lo ha preso sul serio, è nata una breve moda: metti un pinguino al posto di Trump.
In effetti funziona: un pinguino è ottimo per l’incontro con il Papa (i colori si sposano benissimo, poi), sta bene nello Studio Ovale, alla grande con i rabbini e i vari capi di Stato del mondo.
Gli avversari di Trump potrebbero concludere, sulla scorta di queste immagini, che Trump è inadatto per il ruolo che occupa quanto lo sarebbe un pinguino. Altri, invece, potrebbero soltanto concludere che i pinguini sono così eleganti e intelligenti che potrebbero benissimo diventare Presidenti degli Stati Uniti, se non fossero discriminati da un sistema che lo consente solo agli esseri umani.