Fa quasi tenerezza l’accanimento terapeutico con cui tentano di tenere in vita Miss Italia. Ogni anno un caso umano diverso, una polemica che appassiona quattro gatti, un cambio di conduzione per pseudo-ringiovanire il baraccone, nuove fasce, cambio di location (da Salsomaggiore a Jesolo, da Jesolo a Milano) ma niente. Il coma è irreversibile. Non c’è lifting che la ringiovanisca e la faccia sembrare meno anacronistica. Le semifinali in onda domenica hanno “appassionato” l’1% del pubblico su La7, roba da Canale Italia, nonostante gli sforzi della rete che si è presa carico del concorso di cui la Rai si è sbarazzata anni fa. La finale di ieri ha realizzato il 5%, complice anche la durata matusalemmica.
L’impressione è che si voglia trascinare la carovana moribonda fino all’ottantesimo compleanno, che cade il prossimo anno, grazie a Dio, per sentirsi meno in colpa. E poi farlo morire senza rimpianti, di morte naturale. Alzi la mano chi si ricorda il nome della vincitrice dello scorso anno. O quella del 2016. Recentemente abbiamo scoperto che Miss Italia esiste ancora perché i siti ci hanno informato degli insulti alla concorrente con la protesi, il dramma con cui quest’anno si è deciso di puntate per avere copertura mediatica (dopo la concorrente non vedente, la musulmana, la trans…).
Ah, per la cronaca, ha vinto Alice Maggiorana, la più vecchia Miss della storia, 26 anni, sposata, già attrice e modella. Quella con la protesi, Chiara Bordi, è arrivata terza. Siamo arrivati faticosamente nel 2018 con una serie interminabile (e dolorosa) di rottamazioni, dal Bagaglino in tv alle cabine telefoniche, ma Miss Italia resiste nei secoli. Insieme a Beautiful e Giancarlo Magalli. Ma lo stato di salute è pietoso. Perché fare sfilare una mandria di donne in costume è stucchevole, ormai, perché è un programma noioso, fuori da ogni tempo e logica, e perché dopo il MeToo l’imbarazzo è palpabile.
Fare sfilare una mandria di donne in costume è stucchevole, ormai. Miss Italia è un programma noioso, fuori da ogni tempo e logica
La diretta di ieri sera, condotta da Francesco Facchinetti (il nuovo Pippo Baudo) e Diletta Leotta (molto meglio del partner), è stata estenuante, al limite del sequestro di persona per coloro che erano in studio e per chi ha seguito da casa lo show, sperando di scoprire in tempi umani il nome della vincitrice. Che è arrivata all’1.20, il lunedì sera, quando il giorno dopo l’italiano medio si sveglia alle 7.
Si era dimenticata dell’esistenza di Miss Italia persino Lilli Gruber, che su La7 ci lavora. Alla fine di Otto e mezzo, non ha annunciato la trasmissione, che andava in onda immediatamente dopo di lei. Si accorge della gaffe solo all’ultimo, fa riaccende le luci in studio, va nel panico, e dalla fretta trasforma Diletta Leotta in Francesca Leotta, forse confondendola con Francesca Alotta, quella dei Jalisse, chissà, un pasticciaccio totale. Pochi minuti dopo, inizia la serata e chi premeva il tasto “info” del telecomando, alla descrizione del programma, trovava: “Miss Italia, condotto da Roby Facchinetti”.
Quello dei Pooh, il padre di Francesco. A Tele Ducato Piacenza sono più organizzati. Unico momento all’altezza, quello dedicato alla fascia dedicata a Fabrizio Frizzi, scomparso lo scorso marzo: conduttore di 17 edizioni di Miss Italia, il pubblico in studio lo ha ricordato con una standing ovation. La ciliegina sulla torta era la presenza di Andrea Scanzi, giornalista del Fatto Quotidiano, che nell’indecisione se partecipare al corso di bellezza come Miss o se fare il giurato, ha scelto rovinosamente di fare il secondo. Giornalista, opinionista, tuttologo, il macho dell’informazione è riuscito nell’impresa di sbagliare (e fare sbagliare alle ragazze) il quizzone sulle fake news, allestito dagli autori, in cui dovevano distinguere tra le notizie vere e quelle false. Pure Pupo ha fatto meglio di lui.
La ciliegina sulla torta era la presenza di Andrea Scanzi, giornalista del Fatto Quotidiano, che nell’indecisione se partecipare al corso di bellezza come Miss o se fare il giurato, ha scelto rovinosamente di fare il secondo
Che ci fosse poco di buono da aspettarsi gli addetti ai lavori lo hanno capito durante l’interminabile conferenza stampa allestita venerdì scorso negli studi di Infront, la casa di produzione che quest’anno, per la prima volta, ha messo mano al portafoglio affiancando Patrizia Mirigliani, la figlia del compianto Enzo, una bella signora che viene scongelata alla fine di agosto per Miss Italia e poi ricongelata finita la diretta, fino all’anno successivo. È sceso il gelo quando la Mirigliani ha rivelato live la conferma di Diletta Leotta anche nel 2019 e le ha messo in testa la coroncina. E quando la Leotta ha recitato la poesia con cui si presentò al concorso nove anni fa, per la quale l’hanno scartata. “Prima o poi questo momento terminerà”, pensavano i giornalisti. E invece no.
E Facchinetti spiegava come nel mestiere di presentatore bisogna prepararsi “tanto e parecchio”.E Diletta che sviolinava la Mirigliani. E poi un lungo video sulle selezioni e sulla bellezza di Jesolo, una specie di tortura, una Corazzata Potëmkin dove al posto di Fantozzi c’erano i giornalisti. Il tutto è finito con il produttore di Infront che ha ringraziato collaboratori, soci, cameraman, addetti alla pulizie, amici e cugini, una scena grottesca che ricordava tanto il prete interpretato da Carlo Verdone in Viaggi di nozze. Straziante. Quasi come la diretta di ieri.