Non fosse bastata l’esperienza, adesso anche le ricerche scientifiche confermano un fatto ormai assodato: quando si è brilli si parla meglio una lingua straniera. Lo studio, fatto da due università anglosassoni (ma dai!), per la precisione quelle di Liverpool e il King’s College di Londra, insieme a quella di Maastricht, si è concentrato sulle performance linguistiche di 50 giovani tedeschi che studiano in Olanda e che hanno da poco cominciato a esprimersi in neerlandese.
Ebbene, a un gruppo è stato dato un drink alcolico, a un altro un drink senza alcol. Poi è stato chiesto a entrambi i gruppi di prendere parte a una conversazione in olandese nel giro di cinque minuti. L’alcol somministrato è stato calibrato tenendo conto del peso e dell’altezza di ciascuno dei soggetti esaminati.
Le conversazioni sono state tutte registrate e poi sottoposte al giudizio di un olandese nativo, che non sapeva se i soggetti avessero bevuto alcol o meno. Ebbene: sulla base del suo insindacabile giudizio, chi aveva bevuto alcolici parlava meglio, con più fluidità e padronanza. Ma che scoperta, direte voi. Tutti sanno che l’alcol aiuta a vincere alcune leggere timidezze che sono, nella maggioranza dei casi, gli ostacoli principali per chi vuole esprimersi in una lingua straniera. Ma va tenuto conto che l’esperimento aveva, più che altro, una finalità confermativa. E, in più, era interessato a capire quanto alcol fosse davvero efficace.
E la risposta è “Non tanto”, dicono gli scienziati. Se si esagera, sostengono, si ottiene l’effetto contrario. E un gran mal di testa il giorno dopo.