Volare fa bene al cuore: una persona su 50 si innamora su un aereo

Secondo una ricerca inglese, nonostante prendere un volo non sia più un’esperienza glamour come negli anni ’60, ci sono ancora inguaribili romantici che tra un check in e l’altro riescono a incontrare l’anima gemella

L’amore fa volare. Ma in realtà anche il volo fa innamorare. Lo sostiene un serissimo studio condotto dalla banca inglese HSBC: almeno una persona su 50 trova l’amore della sua vita su un aereo (le altre 49 o guardano film o dormono).

È il risultato, piuttosto sorprendente, di una serie di interviste a 2.150 persone provenienti da 141 Paesi di tutto il mondo. Tra le domande c’era quale fosse, secondo loro, la possibilità di incontrare l’anima gemella a 10mila metri d’altezza in una cabina pressurizzata. Non poche, hanno risposto i viaggiatori. E altre 6000 persone, provenienti da Hong Kong, UAE, Usa e Inghilterra hanno anche dovuto rispondere a domande sulle loro abitudini in volo.

Insomma, anche se si è perso tutto quel glamour che accompagnava l’avvento dei viaggi in aereo intorno agli anni ’50 e ’60 (steward in livrea, pasti luculliani, accompagnatori fin dentro all’aereo), sembra che il romanticismo collegato all’idea del volo, o alla precarietà di trovarsi sospesi in aria, non si sia perso. Il che è sorprendente, se si considerano i trolley, le magliette sudate, la qualità pessima dei cibi, il nervosismo di chi vola per appuntamenti di lavoro e lo spazio tra i sedili che si riduce di anno in anno.

Ma quando si ha la testa tra le nuvole, anche solo alla lettera, può succedere di tutto.

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