Asia cura la ferita inflittale da Rose McGowan. Con un tatuaggio

Dopo l’iniziale alleanza contro Weinstein, la rottura sul caso Bennett. L’americana si scusa, ma è troppo tardi: Asia si è scritta sul corpo la vendetta

AFP

Come si cura una ferita? Con un tatuaggio. Le amicizie nel jet-set, si sa, sono difficili e inaffidabili. E così il rapporto tra Asia Argento e Rose McGowan, unite dalla comune battaglia contro le molestie sulle donne nel mondo dello spettacolo americano (il #MeToo o, meno efficace, #Timeisup!), è naufragato. In mezzo c’è stato il putiferio provocato dalla denuncia di Jimmy Bennett, attore aspirante famoso che si è guadagnato le copertine dichiarando di essere stato “stuprato” da Asia Argento.

La storia è nota: le due donne stringono un’alleanza contro Harvey Weinstein e fanno decadere il re dei produttori americani, nel frattempo il movimento #MeToo si guadagna pagine sui giornali, scatena una serie di confessioni e modifica il quadro del mondo dello spettacolo Usa, tanto che decadono personaggi del calibro di Kevin Spacey (e si torna a guardare Woody Allen in modo torvo). Poi salta fuori la storia di Jimmy Bennett: a 17 anni, avrebbe avuto rapporti sessuali con Asia Argento, violando la legge californiana sull’età del consenso. L’attrice (forse su consiglio di Bourdain) avrebbe deciso di pagarlo centinaia di migliaia di dollari per chiudere la faccenda, ma la faccenda non venne chiusa e ritorna a galla.

Rose McGowan, ormai portavoce del movimento Time’s Up, pronuncia la sua fatwa contro l’ormai ex alleata Argento, colpevole di molestie sessuali tanto quanto gli uomini che cerca di combattere (non solo: depistata dalla compagna – o compagno? Il genere di Rain Dove non è mai stato definito – avrebbe detto che la “violenza” su Jimmy Bennett risaliva a quando il ragazzo aveva 12 anni, errore marchiano che poi ritratta). “Asia, eri mia amica. Spero davvero che troverai la tua strada attraverso un processo di riabilitazione e miglioramento. Tutti possono diventare migliori. Spero anche tu. Fai la cosa giusta, sii onesta”.

Asia Argento non ha aspettato un secondo ed è partita, via Twitter, con la richiesta di ritrattare le “bugie orrende” dette sul suo conto. In caso contrario, sarebbe partita la querela. McGowan ci ripensa, ammette le proprie colpe e chiede perdono. Ma non basta. “Sono contenta delle sue scuse”, ha detto Asia, “ma se le avesse date prima forse avrei mantenuto il mio lavoro a X-Factor ed evitato continue accuse di pedofilia, che mi sono piovute addosso nella vita reale e online”. Insomma, l’amicizia è rotta per sempre. E la decisione, definitiva, è affidata a un tatuaggio:

bye bye, Rose, dice, e soprattutto: vendetta consumata. Il tatuaggio rappresenta una spada che trafigge la carne, e da cui cade una goccia di sangue.

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