Burioni: “Bufale e NoVax? È colpa dei medici che si sono allontanati dai pazienti”

Il virologo Roberto Burioni nel suo ultimo libro “Balle Mortali” (Rizzoli) passa in rassegna bufale e cure alternative che hanno causato la morte dei pazienti. “Ciarlatani che approfittano delle debolezze dei malati per spillare soldi. Noi medici dobbiamo tornare accanto ai pazienti”, dice Burioni

Urina di capra contro il cancro, vitamine contro il diabete, bicarbonato contro i linfomi. “Gli uomini credono volentieri a quello che desiderano sia vero”. Lo scrive all’inizio di Balle Mortali. Meglio vivere con la scienza che morire coi ciarlatani (Rizzoli) il virologo Roberto Burioni, diventato ormai un faro della scienza nella giungla antiscientista della Rete. Tra il siero di Bonifacio, Stamina, metodo Di Bella, Hamer e gli antivaccinisti, il medico del San Raffaele passa in rassegna alcune delle bufale più diffuse tra chi oggi si affida a metodi di cura “alternativi”. Menzogne mediche che hanno finito per uccidere chi per esempio ha tentato di curare l’otite con le medicine omeopatiche o l’Aids con una alimentazione naturale. “Balle mortali”, appunto. «Quello che le accomuna è l’allontanarsi dalla scienza per cercare delle scorciatoie», dice Burioni. «È questo quello che è accaduto da quando la scienza si è specializzata e ha smesso di stare accanto alle paure dei pazienti, che sono sempre le stesse. È inutile aver sviluppato delle cure che guariscono il 90% dei bambini da un linfoma, se poi i genitori non si fidano di noi e portano i figli dai ciarlatani che li curano con il bicarbonato. Noi medici dobbiamo recuperare la nostra missione».

Ma perché crediamo ancora nei ciarlatani?
Mentre la medicina è cambiata e ha fatto enormi passi da gigante, il paziente che soffre, e i suoi familiari, sono gli stessi. Siamo deboli, cerchiamo sempre la certezza della guarigione, che non sempre c’è, e l’assenza del dolore. Ma le strade alternative che si aprono davanti a noi nascondono solo guai grossi. Clara, la ragazza morta di diabete di cui parlo nel libro, voleva guarire, ma dal diabete non si guarisce, ci si convive e basta assumendo l’insulina. Una santona le aveva promesso invece la guarigione con le vitamine.

È la debolezza che ci porta a fare scelte non razionali?
È questa la cosa peggiore. Questi ciarlatani approfittano dello stato di debolezza della persona malata. Sono avvoltoi che lo fanno per interessi di natura economica, illudendo persone gravemente malate per spillare loro dei soldi. Non a caso il libro l’ho dedicato proprio ai pazienti e ai loro familiari.

Né la politica né i mezzi di comunicazione devono più traballare tra scienza e superstizione. Molte di queste fantomatiche terapie sono salite alla ribalta dopo la sfortunata idea di qualche mezzo di comunicazione di presentarle in maniera ottimistica quando ancora dovevano essere sperimentate

Cosa fare per evitare che accada ancora?
Né la politica né i mezzi di comunicazione devono più traballare tra scienza e superstizione. Molte di queste fantomatiche terapie sono salite alla ribalta dopo la sfortunata idea di qualche mezzo di comunicazione di presentarle in maniera ottimistica quando ancora dovevano essere sperimentate. E in diversi casi lo Stato ha vacillato approvando sperimentazioni cliniche. Nel caso di Stamina il Parlamento approvò uno stanziamento di 3 milioni di euro. Queste sono azioni che confondono i pazienti.

E i medici cosa devono fare per recuperare terreno?
Oggi il paziente, al contrario del passato, per guarire deve affidarsi a tanti specialisti, ognuno esperto nel suo campo, e non si sente più trattato come una persona che soffre e ha paura. Dobbiamo ripensare la nostra missione, ristabilendo il rapporto di fiducia con i malati, tornando a essere accanto ai pazienti.

Anche sui social. Come ha cominciato il suo lavoro di divulgazione su Facebook?
Nel 2015 ero in California con la mia famiglia e usavo Facebook per ritrovare vecchi amici. Finché una mia amica bolognese mi chiese di spiegare i vaccini ai genitori all’interno di un gruppo, e in quel caso mi accorsi che invece c’erano persone che spiegavano i vaccini a me. Così ho cominciato a realizzare post sui vaccini, rendendomi conto che c’era bisogno di qualcuno che desse delle spiegazioni, non solo corrette ma anche convincenti e coinvolgenti. Tornando accanto ai pazienti, appunto.

Questa sua opera però ha canalizzato su di lei anche l’odio in Rete e addirittura le minacce.
È incredibile che un medico venga minacciato perché dice che i vaccini fanno bene. Ma in questo contesto diventa ancora più importante avere la schiena dritta. Dobbiamo continuare difendere la ragione e la scienza, cioè quel metodo ha permesso alla medicina di vincere malattie un tempo incurabili e che oggi è sotto attacco da parte della disinformazione. In campo medico, le fake news possono uccidere, ed è un dovere civico smascherarle.

Non possiamo mettere ai voti le dosi di antibiotico da somministrare a un malato. La scienza è fatta di discussioni sì, ma che devono seguire le regole della scienza. In campo medico, le fake news possono uccidere, ed è un dovere civico smascherarle

Lei ha detto che la scienza non è democratica. Cosa significa?
Non possiamo mettere ai voti le dosi di antibiotico da somministrare a un malato. Internet ha illuso che tutto possa esser messo in discussione. La scienza è fatta di discussioni sì, ma che devono seguire le regole della scienza. Non si può lasciar spazio alle bufale.

Continuano ad arrivarle segnalazioni di santoni, stregoni e cure alternative?
Mi arrivano molte segnalazioni. Io consiglio sempre di seguire la medicina e segnalare questi casi all’ordine dei medici. Non possiamo tollerare che ci siano dei medici che propongono teorie antiscientifiche. Devono essere segnalati e radiati.

Eppure ci sono molti medici tra i No vax. E una certa politica sembra voler strizzare ancora l’occhio a questi movimenti.
Gli antivaccinisti sono la parte peggiore del Paese, espressione di ignoranza ed egoismo. Spero che tutte le forze politiche oggi si riconoscano nella scienza e che nessuna di loro voglia dare voce agli antivaccinisti. Sono molto rumorosi, ma in fondo sono pochi.

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