Scambiare un fagotto per un bazooka? Capita, se si è un po’ orbi. Ma quello che in Paese normale sarebbe solo uno sbaglio di prospettiva, negli Usa diventa segno (l’ennsimo) della familiarità con le sparatorie nelle scuole. Non si spiegherebbe altrimenti la segnalazione arrivata alla polizia di Springfield, nell’Ohio, lo scorso maggio: un uomo, è stato riferito, è appostato di fronte a una scuola, seduto sul cofano della macchina, con un lungo fucile in mano.
I poliziotti, allarmati, sono subito accorsi sul posto, ma anziché trovare un pazzo omicida, hanno incontrato il fagottista Eric Barga, noto concertista che, nel frattempo, insegna musica alla Kenton Ride High School. L’uomo, arrivato in anticipo rispetto alla lezione del mattino, aveva pensato di ammazzare il tempo (e solo quello) esercitandosi con il suo strumento. “Non lo avevo mai considerato”, ha dichiarato ridendo allo Springfield News, “ma in effetti, se visto da lontano, un fagotto può davvero somigliare a un bazooka”.
Gli agenti si sono avvicinati con cautela, prima su una camionetta, e poi a piedi. “Non ero preoccupato. L’unica cosa che ho temuto è che qualcuno mi avesse denunciato per schiamazzi”. Quando poi si sono avvicinati, è cominciato il confronto. “Non ero teso: anni di insegnamento di musica ti rendono impermeabile alla paura”, ha riso.
Poi, il disvelamento. Non era un’arma, per fortuna, ma uno strumento musicale. “È un fagotto o è un oboe?”, hanno perfino chiesto gli agenti, ridendo e tirando sospiri di sollievo. E lui, dopo una serie di risposte cortesi, li ha intrattenuti qualche minuto con un pezzetto del concerto di Mozart per fagotto. Tutto è bene quel che finisce bene, avranno pensato. E per questa volta niente sparatorie.